E’ vivo in molti di noi il ricordo di pellicole che hanno fatto la storia della nostra cinematografia, specchio fedele di atteggiamenti ed azioni che raccontavano in modo speculare il nostro “modus vivendi”. Ci torna alla mente l’indimenticabile volto Totò, che in compagnia di Peppino De Filippo, nascondeva i suoi soldi sotto il mattone.
Tra dicerie popolari e inesorabile trascorrere del tempo, non tutto da allora è davvero cambiato. E non sono pochi coloro che, magari in età avanzata, si fidano poco delle banche e dei conto correnti.
Avere la possibilità di “muovere denaro” in via digitale oggi non si rivela solo importante ma indispensabile per determinate operazioni, eppure c’è chi preferisce ancora “conservare” qualcosa dentro casa.
Se in fondo poi pensiamo a chi ha la fortuna di godere di un alto reddito, dal mattone e dal cassetto segreto si passa facilmente alla cassaforte e allora è qui che possiamo conservare, custodita dalla nostra combinazione, quei contanti che ci fa comodo non tenere in banca.
Esistono però delle regole di cui tenere conto. Regole che riportano alle severe leggi del Fisco, il cui occhio vigile, in fondo come è giusto, “non ci lascia mai soli”.
Intanto, è noto che da gennaio 2022 siamo anche di fronte alla notevole riduzione delle transazioni in contanti. Tutto o quasi, deve passare per operazioni digitali. Smartphone e home banking la fanno da padrone.
Ma come ci regoliamo con la legge rispetto alla quantità di contanti da tenere in casa?
C’è anche da dire che custodire una grande quantità di contanti in casa non è sempre una buona idea. Sei certo che puoi dormire sereno?
Fino a che punto sei sicuro che puoi conservare con tranquillità i tuoi beni alla luce del notevole aumento di furti nelle città italiane?
Senza dimenticare che i nostri anziani che hanno contanti in casa non andrebbero mai lasciati soli. In ogni momento può bussare alla porta il “furbetto di turno” pronto a farli cadere nella trappola più nefasta.
Lo abbiamo detto, la legge sulla gestione dei contanti si è notevolmente evoluta. E intanto conoscere le regole è sempre importante.
Le normative vigenti, da gennaio 2022, stabiliscono infatti che il limite massimo di pagamenti in contanti, con il subentrare del 2022, è fissato a 1.999,99 euro. Questo significa che se acquisteremo un elettrodomestico o un capo d’abbigliamento o qualsiasi altra cosa il cui costo supera i 2mila euro, allora dovremo pagarlo per forza con carta di credito con una transazione legata al nostro conto bancario.
Questa misura è stata fissata dallo Stato per combattere l’evasione fiscale.
Per quanto riguarda la “questione” dei contanti da custodire in casa, la situazione è controversa e va analizzata in tutti i suoi aspetti. Anche perché determinati errori potrebbero costare caro.
Se da una parte, infatti, non esiste un regolamento certo e definito che ci pone un limite di fronte alla quantità di contanti da tenere in casa, dall’altra i controlli e le conseguenze vanno tenute in debita considerazione.
In caso di una “visita” a sorpresa delle forze dell’ordine, infatti, saremo sempre tenuti a spiegare la provenienza del nostro denaro in contanti. A questo punto potrebbero scattare ulteriori controlli da parte del Fisco, che potrebbe avviare indagini sulle nostre eventuali entrate “non dichiarate”.
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