Decreto contro il caro energia: arriva la conferma di Giorgetti “Si farà domani sera”

Stando alle dichiarazioni del Ministro Giorgetti, nelle prossime ore dovrebbe essere approvato il decreto contro il caro energia.

In occasione dell’audizione in Parlamento sulla Nadef, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fornito indicazioni in merito all’approvazione nel prossimo decreto aiuti contro il caro energia. A quanto pare, è solo questione di ore prima che venga approvato il decreto. Esso darà il via libera all’erogazione di nuove risorse in favore di famiglie e imprese in difficoltà a causa della crisi energetica.

decreto contro il caro energia
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Così come specificato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nelle prossime ore avverrà l’approvazione del decreto aiuti contro il caro energia. Ma, in occasione della audizione in Parlamento sulla Nadef, il Ministro ha aggiunto che “sono allo studio interventi per predisporre uno strumento che renda possibile la rateizzazione degli oneri per l’energia elettrica”.

Ha poi sottolineato che “le stime interne prefigurano per l’ultima parte dell’anno una variazione negativa del Pil, che sconterebbe un arretramento del valore aggiunto dell’industria e un rallentamento della crescita del settore dei servizi”.

Decreto contro il caro energia: di cosa si tratta

Alle domande sulle misure che il governo ha intenzione di mettere in campo per aiutare famiglie imprese a combattere il caro energia, il ministro Giorgetti ha confermato che il decreto è già pronto e, a breve, sarà approvato.

Ha poi fornito ulteriori informazioni in merito ai tassi di interesse “che scontano le recenti evoluzioni dei mercati anche a seguito delle decisioni adottate dalla Bce”. Precisando che questo fenomeno ha contribuito a generare “un incremento della spesa per interessi in valore nominale pari a circa 2 miliardi nel 2022, 3,6 miliardi nel 2023, 2,6 miliardi nel 2024 e 4,7 miliardi nel 2025”.

Per quanto, invece, riguarda la pressione fiscale che ricade su famiglie e imprese, il Ministro Giorgetti ha confermato che, in base alle previsioni di settembre, il PIL previsto è di 43,8 punti percentuale.

In merito alle stime nel triennio 2023-2025, si prevede un andamento decrescente dell’indicatore “con una riduzione annua media di circa 0,4 punti percentuali, si attesterà al 42,5 per cento del Pil nel 2025”.

La crisi in Italia

In ogni caso, il Ministro Giorgetti ha evidenziato la capacità di adattamento dell’Italia anche quando affronta periodi difficili, come quelli vissuti negli ultimi anni. Ha, poi, confermato l’intenzione del governo di sostenere e migliorare le prospettive economiche del paese, per garantire una migliore stabilità e sostenibilità della finanza pubblica.

Poi, riferendosi alla manovra di bilancio, il Ministro ha confermato che il governo sta studiando un modo per estendere la soglia di ricavi e compensi per le partite IVA che aderiscono al regime forfettario. Si sta valutando l’idea di introdurre un regime sostitutivo opzionale. Ovvero la cd flat Tax incrementale, che interesserà i titolari di redditi da lavoro o di impresa che non aderiscono al regime forfettario.

A tale proposito, il Ministro ha confermato la volontà di introdurre un’aliquota del 15% da applicare all’incremento di reddito registrato nel 2022, rispetto all’anno precedente.

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