Con il Decreto Aiuti Bis, il Governo sta lavorando per sbloccare il meccanismo della cessione dei crediti relativi al Superbonus 110%.
Lo scopo della nuova misura è quello di offrire, a migliaia di imprese, i crediti bloccati nei cassetti fiscali. Infatti, sono davvero tante le imprese e i professionisti in gravissima difficoltà e sull’orlo del fallimento, a causa dello stand-by del meccanismo della cessione dei crediti collegati al Superbonus 110% e agli altri bonus edilizi.
Il Superbonus 110% e gli altri bonus edilizi sono detrazioni fiscali che permettono di effettuare lavori di ristrutturazione, di miglioramento dell’efficienza energetica e antisismici sugli immobili. Il contribuente ha la possibilità di beneficiare di uno sconto in fattura o di una detrazione, in fase di dichiarazione dei redditi.
Lo sconto in fattura viene applicato direttamente dalla ditta che effettua i lavori che, a sua volta, può rifarsi nei confronti del Fisco, accedendo alla cosiddetta cessione dei crediti.
Tuttavia questo meccanismo, che per diversi mesi ha dato i suoi frutti, sembra essersi lentamente arenato. Con la conseguenza che migliaia di imprese edilizie e di professionisti si trovano in enormi difficoltà economiche, a causa delle spese già sostenute e dei crediti non rimborsati.
Per questo motivo, si è reso necessario un intervento da parte del Governo con lo scopo di sbloccare il meccanismo.
A tale proposito, Confprofessioni ha avanzato una proposta, durante l’incontro che si è tenuto a Palazzo Chigi con il Presidente Draghi.
Decreto Aiuti Bis: la proposta di Confprofessioni
Con il comunicato stampa del 27 luglio 2022, Confprofessioni ha comunicato che durante l’incontro tenutosi a Palazzo Chigi, con il Presidente Draghi, si è parlato di un’importante proposta per sbloccare la cessione dei crediti.
In tale occasione, è stato sottolineato come il rallentamento dell’economia e l’aumento dell’inflazione chiedano delle immediate risposte da parte del Governo. La risposta del Presidente Mario Draghi è stata rassicurante.
Di fatto, il premier dimissionario ha reso noto che intende mettere in campo tutte le misure necessarie. Con lo scopo di calmierare i prezzi dell’energia e dei beni di consumo.
In questo modo, il Governo intende dare un sostegno concreto a cittadini, imprese e professionisti.
Le priorità del Governo, in questo momento, sono il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNRR e l’attuazione di tutte le riforme che fanno riferimento al piano.
A quanto pare, c’è uno spiraglio di speranza anche per quanto riguarda le indennità una tantum. L’intenzione del Governo, infatti, è quella di sbloccare il fondo da 500 milioni di euro. Questo permetterà a lavoratori autonomi e ai professionisti di ricevere il cosiddetto bonus di €200, che era stato previsto dal primo Decreto Aiuti.
Per quanto riguarda il problema relativo alla cessione dei crediti per il Superbonus 110% e per gli altri bonus edilizi, il Governo ha fatto sapere che sta lavorando per trovare soluzioni utili che consentano di sbloccare il suddetto meccanismo.
Questa misura è di fondamentale importanza e permetterebbe a migliaia di imprese e professionisti di trovare il sostegno necessario per evitare il fallimento.
Infine, si è parlato del salario minimo, che dovrà essere attuato mediante la contrattazione collettiva. Questa misura permetterà alle famiglie di ottenere un supporto, in seguito alla perdita del potere d’acquisto di stipendi e pensioni.