Truffe a volontà. Stavolta tocca a Decathlon. L’azienda è vittima, insieme ai suoi clienti di una particolare opera di raggiro. I dettagli.
Decathlon vittima di truffatori che provano a raggirare clienti della grande azienda di articoli sportivi. Un giro incredibile che di certo non consente alla stessa azienda di difendersi, di professare, in qualche modo la sua completa estraneità dai fatti, se non in una fase successiva. L’operazione è praticamente sempre uguale. Un sms o una mail, a clienti che in qualche modo sono legati all’azienda dalle tessere fedeltà e quindi potrebbero accettare in maniera diversa la comunicazione. Questa però non è una certezza, la comunicazione truffaldina potrebbe essere quindi anche a chi non è cliente affezionato Decathlon.
Il testo del messaggio racconta di un fantomatico concorso e dell’utente sorteggiato tra milioni di clienti. Si richiede di rispondere a brevi domande, in palio una bicicletta nuova di zecca e tra le più invitanti in vendita negli store dell’azienda. Molti saranno sicuramente cascati nella rete dei truffatori cliccando sul link che in teoria dovrebbe portare al questionario da riempire. Ma la verità è che tutto è chiaramente una truffa e l’intento finale è quello di rubare preziosi informazioni personali degli utenti caduti nel tranello.
Il caso Postepay e le similitudini con la truffa ai clienti Decathlon
Caso analogo si è verificato nelle corse settimane ai possessori di carta prepagata Postepay. In questo caso gli utenti si sono visti recapitare un messaggio dal testo anche piuttosto minaccioso in cui si accennava a chiusure di conti ed altri estremi esiti se non si fosse provveduto tramite link ad accedere al proprio profilo personale per completare determinate operazioni di sicurezza. Ovviamente il tutto si sarebbe concluso con il prosciugamento del conto del malcapitato di turno, o del saldo della propria prepagata.
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Truffe in ogni contesto, insomma, ognuna con la sua personalissima linea di condotta. Sms o mail e quel link che di fatto non manca mai. L’amo per provare a pescare utenti inconsapevoli nel mare del web. Il pericolo è sempre in agguato ed in alcuni casi basterebbe soltanto un minimo di lucidità e più consapevolezza di alcuni rischi che il web in ogni caso è capace di offrire.