Debiti col condominio, che cosa è importante sapere per affrontare al meglio qualunque eventualità.
I debiti, soprattutto se si tratta di somme elevate, sono un grosso problema. Un problema da risolvere, e di cui liberarsi il prima possibile.
Purtroppo, può succedere, per qualunque ragione, di avere delle difficoltà economiche, e questo può ostacolare i pagamenti delle varie scadenze. Come ben sappiamo, che si tratti di un debito col Fisco, di un prestito o di altro ancora, se non si salda il dovuto, possono esserci delle conseguenze.
Ecco perché, per ogni evenienza, è sempre bene cercare di mettere da parte denaro, in particolare se spunta un’emergenza. Tra i debiti che si possono accumulare, nel corso del tempo, ci sono quelli con il condominio.
In un palazzo, si sa, possono esserci degli imprevisti di ogni genere, che potrebbero richiedere persino lavori urgenti. Se non si mette la propria quota, accumulando debiti, possono crearsi una serie di problematiche. Ma vediamo meglio, in dettaglio, che cosa potrebbe accadere.
Debiti col condominio, se non tieni conto di questo documento, puoi finire nei guai
Se un condomino è indietro con le quote condominiali, trascorsi alcuni anni, l’amministratore potrebbe richiederle.
Può accadere, infatti, che si pensi che siano prescritte, ma in realtà può esserci un imprevisto da non sottovalutare assolutamente. In linea generale, i crediti condominiali possono andare in prescrizione.
Tale prescrizione è di 5 anni se interessa le quote ordinarie, e 10 anni se si tratta di quote straordinarie. Ma quello che forse non tutti sanno, è che se l’amministratore decide riportare a bilancio i conguagli per i crediti degli anni addietro, la prescrizione subisce un’interruzione e a quel punto, tutto ricomincia daccapo.
Se il condomino non si oppone alla delibera che approva il bilancio, il credito è dovuto. In poche parole, in questo modo, il debito non andrebbe mai in prescrizione, come dice la legge. È molto importante, quindi, pagare le quote condominiali, e cercare di essere precisi per quanto possibile, per evitare problemi più seri, che potrebbero verificarsi.
Se non si pagano le quote condominiali, infatti, l’amministratore può sceglie di andare per vie legali, fino ad arrivare a chiedere un’ingiunzione di pagamento. Il condomino ha 40 giorni per saldare il dovuto, dopodiché può avviare il pignoramento, che può essere mobiliare o di altro genere.