Dazn ancora difficoltà per gli abbonati: il test che può portare al rimborso

Una novità abbastanza rilevante per tutti gli abbonati Dazn che ormai da mesi vivono sul filo di lana la fruizione del servizio streaming.

Dazn
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C’erano una volta i diritti tv assegnati all’emittente satellitare Sky. Una sorta di monopolio assoluto durato più di dieci anni su Serie A coppe europee e quant’altro. Brevi parentesi parallele di altri competitori. Ma sostanzialmente la possibilità di godere di tutto il calcio italiano e non solo sottoscrivendo un abbonamento sostenuto dalla tecnologia via satellite. Tre anni fa, qualcosa inizia a cedere. Fa capolino sulla scena nazionale e non solo Dazn. Piattaforma streaming che acquista i diritti di tre eventi settimanali del massimo campionato calcistico italiano in esclusiva. Tre anni dopo, a Dazn l’intero pacchetto. Tutta la Serie A con tre eventi in co esclusiva con Sky ormai relegata ai margini.

Sin dall’inizio il rapporto degli utenti con Dazn non è dei migliori, problemi di ricezione, problemi legati allo streaming, eventi trasmessi alla fine con enorme scarto di differenza dalla tempistica ufficiale e quant’altro. Oggi, che Dazn detiene di fatto i diritti di tutta a Serie A quei problemi continuano a rendere difficile la vita degli abbonati. Non sono mancate, infatti, nei mesi, fragorose proteste da parte di questi ultimi che pur avendo sottoscritto una abbonamento mensile non riescono a fruire di un servizio per il quale hanno lautamente pagato. Oggi, per provare a tutelare il più possibile gli stessi utenti, AgCom, autorità per le comunicazioni, ha lanciato una proposta molto interessante che la piattaforma streaming dovrebbe in ogni caso accogliere. Il condizionale è in ogni caso lecito.

Dazn ancora difficoltà per gli abbonati: come funzionerà lo speed test a tutela degli utenti

La proposta di AgCom consiste in uno speed test. Una apposita funzione insomma di cui dovranno dotarsi le app del settore. Non soltanto Dazn quindi, per verificare effettivamente quanto l’utente sia predisposto tecnicamente alla fruizione del servizio. Troppe le problematiche riscontrate nei mesi scorsi, troppi i disservizi ed incomprensibile a volte l’atteggiamento della stessa azienda. Questo, quando nonostante le tante difficoltà ha provato a modificare in corso d’opera l’opzione che offre la possibilità di seguire con un unico abbonamento due diversi eventi. Il documento di AgiCom, cosi come sostenuto dal quotidiano “La Repubblica” dovrebbe essere reso ufficiale nei prossimi giorni, cosi da chiarire al meglio lo scenario futuro ipotetico.

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In teoria, come anticipato, la misura dovrebbe riguardare tutte le piattaforme streaming al momento attive sul mercato, Netflix, Prime Video e quant’altro. Una volta riscontrata l’impossibilità per l’utente di accedere alla fruizione del servizio nelle migliori condizioni, si potrà poi, almeno nelle intenzioni avviare una richiesta di rimborso dell’abbonamento pagato. In questo modo si andrà tutelare pienamente l’utente stesso deluso. Audiconsum, associazione che tutela i consumatori italiani, ha battuto inoltre il pugno con AgiCom in merito alla possibilità di quantificare l’aspetto qualitativo del sistema Dazn, cosi da evidenziarne, nel caso le eventuali pecche.

La stessa associazione ha spiegato che nel periodo che va da settembre 2021 a dicembre 2021 le segnalazioni legate a problematiche rispetto alla fruizione del servizio gestito dalle varie piattaforme streaming sono state ben 2.820: Di questi  disservizi – spiega Audiconsum – ai primi tre posti ci sono le seguenti realtà: l’82% delle segnalazioni riguarda Dazn, l’11% riguarda Infinity e il 5% riguarda Amazon Prime. Per quel che riguarda Dazn il 92% delle segnalazioni erano relative al calcio di Serie A in diretta“.

Altro aspetto sottolineato dall’associazione per i diritti dei consumatori è quello legato alla pirateria. Aspetto da non sottovalutare, spesso alternativa agli abbonamenti legali che però diventano quasi impossibili da gestire per le mille difficoltà di fruizione stessa. AgiCom insomma, proverebbe ad innovare e rendere giustizia agli utenti italiani, i quali diritti, negli ultimi mesi sono stati, realisticamente parlando, troppo spesso calpestati.

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