Crypto: un rivoluzionario studio svela una correlazione preziosa per il trader tra età della moneta e probabilità che venga spesa

Un nuovo studio ha svelato un’indicatore chiave per analizzare il mondo crypto: tra età della moneta e probabilità che venga spesa si creano degli importanti suggerimenti

Sempre più studi approfondiscono il mondo delle crypto, questo settore d’investimenti in forte crescita incuriosisce sempre più analisti per via dell’attenzione che il mondo della finanza gli sta dando. Adesso Bitcoin è quotato in borsa e sempre più realtà lo riconoscono come moneta di scambio, proprio come le valute che utilizziamo quotidianamente.

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Crypto: un rivoluzionario studio svela una correlazione preziosa per il trader tra età della moneta e probabilità che venga spesa – trading.it

A questo proposito, uno studio recente ha rivelato un’importante connessione, un dato fondamentale per analizzare il mercato crypto, che si instaura tra il tempo di inattività delle criptovalute, noto come “dormancy”, e il comportamento di spesa degli investitori.

Questo aspetto, spesso sottovalutato, potrebbe rappresentare una nuova frontiera per i trader alla ricerca di strategie più raffinate per cavalcare questo mercato così volatile. La ricerca dimostra infatti come l’età di una criptovaluta influisca sulle probabilità che venga spesa o rimanga inattiva, aprendo la strada a modelli predittivi più precisi per tutti coloro che operano in questo settore, esperti e non.

Età della moneta, nel mercato crypto è importante valutare questi indicatori

Per le decisioni del mondo trading, l’età della moneta è un concetto fondamentale: si riferisce infatti al tempo trascorso da quando è stata trasferita, oppure utilizzata l’ultima volta. Più questo tempo di inattività si allunga, maggiori saranno a loro volta le probabilità che la moneta venga considerata come un asset di lungo termine.

donna che controlla i grafici
Età della moneta, nel mercato crypto è importante valutare questi indicatori  -trading.it

Quest’ultimo concetto in particolare fa riferimento a quelle risorse che gli investitori detengono ma con basso interesse, e che quindi tenderanno a valutare come da vendere, nel tempo, per sbarazzarsene al momento giusto. Al contrario, monete giovani e recentemente trasferite tendono a essere utilizzate più frequentemente per operazioni speculative o transazioni.

Lo studio evidenzia che la “dormancy” delle monete offre proprio una fotografia dettagliata dei sentimenti di mercato, permettendo di distinguere quindi tra periodi di accumulo e momenti di vendita intensiva. In mercati altamente volatili questi dati sono importanti: la previsione è tutto per il successo del trader.  Monete più ‘giovani’ significheranno anche un mercato più attivo e una maggiore liquidità, monete più ‘anziane’, invece, significheranno un accumulo stabile e una fiducia da parte degli investitori nel lungo periodo.

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