Il professor Steve Hanke, economista e docente della John Hopkins University negli Stati Uniti, segue con occhio critico il crescente interesse degli speculatori sul mercato delle criptovalute. L’adozione del Bitcoin come valuta a corso legale da parte El Salvador? Ha il potenziale per portare a collasso la sua economia.
Steve Hanke è un esperto di politica monetaria ed economia finanziaria, ha lavorato come economista per l’amministrazione Reagan nel 1981, ed è stato in oltre per quasi sessant’anni trader sul mercato FOREX e sulle commodity.
Il professore ha descritto il Bitcoin come un asset speculativo, il cui valore d’uso legato ai fondamentali è uguale a zero. Ha in oltre espresso le sue preoccupazioni circa la possibilità che a settembre, quando la legge promulgata diverrà effettiva, la piccola nazione di El Salvador con una popolazione di appena 6,5 milioni di abitanti, ritrovandosi con una economia con due valute a corso legale, il dollaro USA e il Bitcoin, possa diventare facilmente l’obbiettivo di stati stranieri e multinazionali, che hanno interesse ad accaparrarsi le risorse del paese.
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Con questa decisione, la Repubblica di El Salvador mira a far diventare il paese la meta più ambita da investitori e società che operano nel circuito delle criptovalute, canalizzando un mercato che è arrivato al valore di mille miliardi di dollari, senza rendersi conto della possibilità che la sua economia con un PIL di appena 27 miliardi di dollari possa venire travolta dalle sproporzioni delle riserve detenute e i beni materiali presenti nel Paese, soprattutto in relazione, a case, terreni e fabbricati.
Non è una novità che i paesi con il più grande coinvolgimento nell’economia delle criptovalute, siano anche nazioni in via di sviluppo, come la Colombia e l’India, ma El Salvador che sarà la prima nazione al mondo a dare corso legale a questa criptovaluta rischia di essere eccessivamente coinvolta nella spirale speculativa.
A questo proposito negli Stati Uniti cominciano le prime iniziative al fine di accelerare la stretta legislativa nell’utilizzo delle criptovalute, le transazioni hanno ultimamente coinvolto la richiesta di riscatto nei confronti della più grande rete di oleodotti del Paese, gestita dalla Colonial Pipeline, da parte di un gruppo criminale di hacker russi, per un ammontare di 4,4 milioni di dollari, di cui successivamente FBI è poi riuscito a recuperare due milioni.
Il presidente Joe Biden, nonostante il gruppo non sembra avere alcun collegamento con il governo russo, si aspetta di chiarire la questione con Putin nell’incontro che avverrà questo venerdì, con possibili interventi sulle rispettive legislazioni, che negli Stati Uniti prendono piede in questi giorni, per iniziativa dei membri del partito democratico, che riuniranno un gruppo di esperti legali al fine di approfondire le problematiche, le soluzioni e gli sbocchi, del mercato delle criptovalute. Tra queste anche quelle create dai social network estremamente popolari come Diem di Facebook, che potrebbe rischiare di creare una valuta ufficiosa e parallela all’interno del paese. Il gruppo discuterà inoltre di quelli che saranno gli sviluppi delle CBDC, le valute digitali ufficiali emesse dalle banche centrali.
Anche JPMorgan, che tuttavia apprezza la tecnologia blockchain tanto da averne sviluppata una al fine di servire nel settore amministrativo della banca, ha espresso i suoi dubbi circa la possibilità che l’adozione del Bitcoin come valuta a corso legale, possa avere risvolti positivi per l’economia materiale di un paese. Questo sembra plausibile dal momento che la sostituzione ufficiale della Repubblica di El Salvador con il dollaro, avvenuta agli inizi del 2000, non è riuscita a catalizzare gli investimenti internazionali così come avrebbe voluto il governo. La stessa cosa potrebbe avvenire con il Bitcoin, rivelandosi soltanto un beneficio sul breve termine, almeno finché continuerà a mantenere una tendenza rialzista.
Non la pensano così altre istituzioni finanziarie come la Central American Bank for Economic Integration, la multinazionale facente capo ai governi delle nazioni del Centro America, che ritengono l’adozione del Bitcoin possa creare un nuovo indotto economico e nuove opportunità per El Salvador, tanto che la banca aiuterà nelle questioni tecniche la Repubblica salvadoregna a operare l’adozione del Bitcoin.
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