Gli osservatori monitorano con attenzione la situazione dei Paesi emergenti, una crisi del debito sovrano può mettere in ginocchio le borse mondiali.
Negli ultimi tempi nelle nazioni in via di sviluppo sta assumendo sempre maggiore rilevanza la questione della crisi del debito sovrano. Questa riguarda quegli Stati che hanno accumulato nel corso degli anni debiti esteri di grossa entità, magari in valute forti come potrebbero essere i dollari o gli euro. Questo cosa comporta? Che il loro sistema economico possa risentire di ogni fluttuazione dei cambi oppure dell’andamento rialzista sui tassi d’interesse globali.
Per non parlare poi del fatto che rifinanziare debiti del genere diventa un’operazione complicata oltre che molto onerosa per le rispettive banche centrali. Queste si ritroveranno costrette, infatti, a incrementare i tassi onde evitare ripercussioni negative scaturite dai picchi d’inflazione. Il rischio di default – non c’è neanche bisogno di dirlo – per questi Paesi è dietro l’angolo, con la svalutazione delle valute locali rispetto a quelle più forti; la crescita dei costi per il servizio del debito, in definitiva, diventa insostenibile.
Crisi del debito sovrano, borse mondiali a rischio: cosa può succedere
È bene sottolineare come non si tratti di uno scenario prettamente ipotetico, visto che in Paesi come l’Argentina, la Turchia e l’Egitto – già messi in ginocchio dalla pandemia di COVID-19 e dalla crisi energetica – l’economia arranca e le risorse per ripagare il debito contratto sono sempre meno. A complicare ulteriormente il quadro, poi, sono i tassi d’interesse in aumento oltre che la svalutazione delle valute locali; in assenza di un ritmo di crescita sostenuto le uniche alternative (di solito) sono rinegoziare il debito o dichiarare default.
In entrambi i casi si manifesterebbe totale sfiducia tra gli investitori, con la vendita dei titoli di stato inevitabile per far salire i tassi richiesti. Tuttavia, il peso del debito non potrebbe che aggravarsi, rendendo arduo – se non impossibile – l’accesso a nuovi finanziamenti. Il crollo dei mercati, a livello globale, non è una possibilità da escludere, visto che il fenomeno del contagio finanziario è stato già osservato in diverse occasioni.
Nazioni in condizioni simili potrebbero andare incontro allo stesso destino, per via di un effetto domino, con forti perdite derivanti dalle esposizioni delle banche internazionali sui debiti sovrani delle economie in difficoltà.