Pagare gli stipendi con le nuove monete virtuali, le criptovalute acquisiscono sempre più spazio nel nostro quotidiano: ecco in quali paesi
Fino a qualche anno fa quando si parlava di crypto sembrava ci si stesse riferendo a un mondo totalmente inesplorato, buio e oscuro, di cui fidarsi a fatica. In un certo senso era proprio così: le criptovalute hanno creato una nuova economia che in un primo momento non si riusciva a intersecare con la nostra perché si trattava e si tratta ancora di metodi di pagamento che non fanno parte della nostra moneta e per questo non regolamentate dalle nostre leggi.
La prima vera e propria espansione della crypto si può riferire al Metaverso. In quel caso il Bitcoin è diventato moneta di scambio per l’acquisto di una seconda vita, virtuale, ma per qualche utente molto proficua. Una volta che gli imprenditori hanno invece iniziato a fidarsi del Bitcoin e di monete virtuali secondarie con progetti abbastanza solidi alle spalle, l’accezione legata a questa tipologia di pagamenti è iniziata a cambiare.
Tesla per esempio ha iniziato ad accettare il pagamento in Bitcoin per le sue auto, e dopo Elon Musk, anche tante altre realtà hanno provato a includere le crypto nei metodi di pagamento accettati dalle loro realtà, dai bar, agli hotel, fino poi ad altri settori. In questo momento non si può dire che il Bitcoin sia già integrato totalmente nella nostra società, ma ha ottenuto riconoscimento anche dalla Borsa e ciò in soldoni significa che il suo valore è ormai reale e socialmente riconosciuto. Proprio a questo proposito sembra strano raccontare che sempre più aziende hanno iniziato a pagare i loro dipendenti attraverso la moneta virtuale.
Se prima il denaro sotto forma crypto poteva essere visto un denaro molto volatile e quindi meno stimato rispetto alle nostre monete, ad oggi non è più così. Alcune criptovalute hanno acquisito così tanta fiducia da parte degli investitori che in diversi paesi vengono riconosciute come forma di pagamento per i dipendenti. In un certo senso, in questo modo si scavalca la spesa della conversione in dollari, affidandosi interamente all’utilizzo della moneta virtuale.
In particolare, come riportato da Cryptonomist.ch, una recente sentenza del Tribunale di Dubai ha segnato un importante passo avanti per l’adozione delle valute digitali come mezzo legale per il pagamento dei salari. La decisione, emessa il 15 agosto, ha riconosciuto la validità delle criptovalute nel pagamento salariale. Gli Emirati Arabi Uniti non sono l’unica nazione a fare progressi in questo senso, perché anche altri paesi come Stati Uniti, Giappone e Australia stanno implementando framework legali per facilitare i pagamenti in valute digitali.
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