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Criptovalute

La criptovaluta del futuro? Quella ecologica

Cardano è una delle blockchain in competizione per salire sul trono delle più performanti, in termini di efficienza energetica.

Cardano è stata creata nel 2017 da Charles Hoskinson and Jeremy Wood, il primo dei quali già fortemente coinvolto nello sviluppo di Ethereum, la criptovaluta e il servizio blockchain seconde per capitalizzazione solo al Bitcoin.

Oggi Cardano è una società che opera nel settore della finanza decentralizzata, con lo scopo di permettere tramite la sua piattaforma l’utilizzo degli smart contract. Utilizzando il protocollo proof of stake, permette ai possessori della criptovaluta ADA, connessa al suo funzionamento, di usufruire del suo network.

Perché Cardano è diversa dalle altre blockchain

Cardano spicca tra le altre per l’enfasi posta nella ricerca, al fine di ottenere le migliori prestazioni in termini di funzionalità, efficienza e costi, con l’obbiettivo di agevolare e incentivare l’adozione del suo sistema blockchain e della sua criptovaluta.

Per migliorare l’efficienza la sua blockchain essa è divisa in parti specializzate a servire compiti specifici. Una parte di questa si occupa di registrare le transazioni e inviare la criptovaluta ADA agli utenti, una seconda parte è specializzata nell’eseguire gli smart contract che gli sviluppatori caricano su questa parte della blockchain, al fine di eseguire le transazioni finanziarie.

Come funziona ADA, la criptovaluta della blockchain di Cardano?

La criptovaluta ADA fu creata con lo scopo di servire principalmente all’utilizzo della piattaforma, senza considerare lo sfruttamento di eventuali tendenze speculative. Con un ammontare complessivo di 31 miliardi di token immessi sul mercato, risulta una tra le criptovalute più inflazionate. Il possesso di questa criptovaluta permette, come su altre piattaforme, di essere legittimati al voto in relazione alle proposte di cambiamento e aggiornamento del funzionamento delle caratteristiche e dei servizi offerti da Cardano.

Diversamente da altre criptovalute, il suo possesso permette di avvantaggiarsi sugli altri utenti che utilizzano la blockchain. Quasi come la logica che c’è dietro al rilascio di un dividendo azionario, mantenere in portafoglio ADA consente di ricevere le commissioni proporzionate alle transazioni che tramite essa il sistema è in grado di processare.

Il suo ammontare finale è stato stabilito a un massimo di 45 miliardi di token. Sebbene il suo prezzo, considerato il mercato attuale, difficilmente potrà salire sopra i cinque dollari per via della sua eccessiva liquidità, essa permette di guadagnare, oltre che in termini di rendimento passivo, anche partecipando allo sviluppo delle applicazioni decentralizzate.

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Quali sono i protocolli che rendono Cardano competitiva?

Chi crede nei processi di sviluppo di questa tecnologia è in grado di valutare come essa possa, nel prossimo futuro, diventare uno dei pilastri in grado di orientare l’economia, così come è stato lo sviluppo di internet negli anni Duemila.

Attualmente la criptovaluta di Cardano risulta la quarta per capitalizzazione di mercato. Al prezzo di 2,00 dollari, è una delle pochissime ad avere avuto un notevole trend positivo durante il  crollo delle maggiori criptovalute, in quanto il suo sistema offre della garanzie di sostenibilità a cui altre criptovalute hanno rinunciato, per puntare su aspetti più incentrati a sfruttare la loro adozione per mezzo della popolarità data dalle tendenze di prezzo, o in alternativa risultare eccessivamente simili o correlate al Bitcoin.

Attualmente Bitcoin risulta quindi particolarmente indietro rispetto alla sua caratteristica di operare transazioni eccessivamente energivore. Queste sfidano la sensibilità e le politiche ecologiche attuali che saranno difficilmente in grado di accettare il Bitcoin senza restrizioni o modifiche.

Qual è la differenza tra Proof of work e Proof of Stake?

Al cuore del funzionamento di ogni criptovaluta esiste una rete di computer indipendenti, ma interconnessi tramite internet, che garantiscono per mezzo dei loro processori e quindi della potenza di calcolo, di portare avanti l’esecuzione del processo crittografico.

Questi meccanismi, che necessitano e consumano energia elettrica per mezzo del lavoro degli hardware, sono chiamati meccanismi di consenso. I meccanismi di consenso più diffusi sono  Proof of Work e Proof of Stake. Questi sono i due protocolli o meccanismi che si utilizzano ad esempio per verificare la validità delle transazioni sulla blockchain delle criptovalute.

Prima che Satoshi Nakamoto l applicasse al Bitcoin, Proof of Work era utilizzato come sistema che permetteva di filtrare e limitare lo spam nelle email. L’idea di base era quella di assegnare al computer che voleva spedire un’email un certo quantitativo di lavoro in termini computazionali, tale che quando qualcuno predisponeva un sistema per mandare email di spam a centinaia o migliaia di contatti, il computer non riusciva a procedere con l’operazione per l’eccessiva potenza di calcolo richiesta.

Allo stesso modo, ma con un principio diverso, questo protocollo è applicato alle transazioni che avvengono sul Bitcoin, incrementando esponenzialmente la potenza di calcolo richiesta al fine di verificare i blocchi che rappresentano i processi sulla blockchain.

Ogni computer della rete di miners che sostengono questa blockchain, compete in termini di capacità e velocità di elaborazione dei blocchi al fine di eseguirli, risolvendo per primi la loro decriptazione in termini di complessi problemi matematici, e ricevere così la ricompensa pagata con la criptovaluta. Questa ricompensa viene ridotta nel tempo, così che la potenza di calcolo richiesta e i consumi energetici per ottenere lo stesso rendimento, deve aumentare se si vuole rimanere in profitto.

L’alternativa a questo sistema è Proof of Stake, una modifica in termini migliorativi del precedente protocollo introdotta nel 2012, tre anni dopo la creazione del Proof of Work. Questa volta il principio usato per garantire il merito in termini di chi sostiene la blockchain per mezzo del suo computer, ricevendo così in cambio una ricompensa, è basata sull’estrazione casuale, con un pagamento proporzionato alla quantità della criptovaluta detenuta e conservata nel proprio wallet.

Questo meccanismo incentiva l’acquisto e il mantenimento nel portafoglio della criptovaluta, proprio come avviene su Cardano. Così quando il sistema assegna un blocco da risolvere, viene ricevuta una commissione per il lavoro svolto in base al numero di ADA posseduti dall’utente. Questo sistema non richiede massivi consumi energetici e può incrementare nel tempo il valore della criptovaluta in maniera più equilibrata e meno speculativa.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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