Qualche giorno fa, dopo l’annuncio del rebranding di Facebook in Meta, sottolineando come la direzione sia quella di dominare il nuovo universo social, il mondo crypto ha avuto un’improvvisa esplosione di interesse per tutti quei token e quelle coin legate a questo settore.
Un metaverso è un luogo virtuale ove si può interagire e fare azioni in modo sempre più simile e accurato all’esperienza che avremmo nella realtà “materiale” cui siamo abituati.
Non si tratta di nulla di nuovo, diranno in molti, già abbiamo avuto un assaggio anni fa con Second Life e, perchè no, anche i vari social nati nei primi anni 2000. Ma Zuckerberg questa volta ha voluto fare un salto realmente enorme e Meta non sarà più un semplice social network, ma una vera e propria realtà alternativa. Il mondo cripto però ha già in serbo una risposta in tal senso, con diversi progetti studiati proprio per non avere quell’unica possibilità centralizzata.
Metaverso centralizzato VS decentralizzato
Sappiamo bene quanto la decentralizzazione stia alla base di ogni progetto che affonda le proprie radici nelle multiforme possibilità delle tecnologie costruite su blockchain. Per quale motivo allora ci si è fatti battere sul tempo da Facebook?
La creazione di un metatarso non è certo un compito semplice, tutt’altro. Zuckerberg stesso, nonostante potesse contare su risorse economiche pressochè illimitate, ci ha lavorato per molti anni.
Non tutto però è perduto. Meta ha annunciato che offrirà la possibilità di utilizzare, scambiare e vendere degli NFT e di implementare molte tecnologie nate nel mondo decentralizzato della blockchain. Chi arriverà per primo a vincere una posizione dominante di mercato nel settore? Difficile a dirsi oggi, anche alla luce della quantità di miliardi di dollari che ogni giorno si riversano nel mondo cripto, e il settore allargato di chi sta lavorando alla creazione di metaversi decentralizzati e servizi collegati è oggi tra i più floridi.
Si parla di una guerra iniziata molti decenni fa. Già dagli albori di internet c’è sempre stata la diatriba tra chi voleva creare ambienti centralizzati, quindi sotto una guida di pochi vertici, e chi sogna ancora un ambiente libero, sostenuto dalla community stessa, che ne decide in modo democratico l’evoluzione e le regole.
Vediamo quindi alcuni tra i più promettenti progetti decentralizzati legati alla creazione di un metaverso.
DecentraLand (MANA e LAND)
Decentraland si definisce come una piattaforma di realtà virtuale, costruita su Ethereum, che permette agli utenti di creare, utilizzare e monetizzare le varie tipologie di contenuti e applicazioni disponibili.
In questo mondo virtuale gli avventori possono acquistare appezzamenti di terreno ove costruire il proprio mondo virtuale, condividere esperienze e avventure con gli altri utenti e, perchè no, farne un lavoro vendendo oggetti virtuali, token, servizi e tutto ciò che si possa immaginare.
Decentraland usa due token differenti:
MANA è un token ERC-20 che viene bruciato per acquisire LAND, un token non fungibile ERC-721, utilizzabili poi nel metaverso che si va costruendo.
Il token MANA è già balzato agli onori delle cronache dopo l’impennata incredibile, immediatamente successiva alla diffusione della notizia circa il rebrandig di Facebook in Meta. Ora il prezzo è tornato un filo più stabile, ma i sostenitori del progetto continuano a ricordare che questo non è che solo l’inizio.
Che sia una nuova gemma destinata a far diventare ricchi gli early adopter? Non resta che pazientare qualche mese.
The SandBox (SAND)
SandBox è un progetto che affonda le sue radici nel lontano 2011, quando venne lanciato da Pixowl. Come Decentraland, stiamo parlando di un metaverso costruito su blockchain, che subito dopo il tam tam mediatico di Meta di Mark Zuckerberg, ha mostrato un’impennata incredibile nel prezzo.
La mission di Sandbox è quella di integrare e sfruttare le nuove potenti tecnologie blockchain-based, per portare il mondo videoludico su un piano totalmente diverso e mai visto.
Ad oggi anch’esso si trova un po’ più in basso del suo picco massimo e per qualcuno può essere l’ultima occasione di salire a bordo, prima che spicchi il volo senza fermarsi più.
Sicuramente un progetto da mettere subito in watchlist.
Efinity (EFI)
Il terzo progetto del mondo cripto dedicato ai metaversi di cui parleremo oggi, è Efinity.
Sviluppato da Enjin, Efinity mira a diventare la prima blockchain per lo scambio cross-chain di NFT. Un progetto decisamente ambizioso. Alimentato dal token dell’attivo EFI, l’ecosistema è semplice e decisamente user-frindly, oltre che scalabile e perfettamente adatto per lo sviluppo nei settori gaming e delle app blockchain compatibili.
Costruito come parachain di Polkadot in collaborazione con Parity Technologies e la fondazione Web3, Efinity è forse una delle scoperte più interessanti che l’ondata di interesse per il settore dei metaversi ha portato alla ribalta.
Come possiamo vedere inoltre, anche in termini di apprezzamento del token nell’ultimo mese, non ha molto da invidiare ai primi due analizzati.