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Esiste una banca che offre consulenza in patrimoni e investimenti in opere d’arte. Ed è italiana

La Banca del Fucino è una storica banca privata romana fondata nel 1923: procedendo con le sue sole forze, si è affermata in quasi cento anni di storia come una delle più importanti realtà della Capitale.

La Banca del Fucino ha fondatori di nobili origini, fu realizzata dal terzo principe del Fucino per finanziare le attività economiche nei territori abruzzesi, che mutavano favorevolmente grazie alla bonifica della piana del Fucino.

Il nome della Banca è legato quindi alla realizzazione, tra la metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, dell’opera di riassetto della piana, rappresentativa della più grande costruzione idraulica dell’Italia Unita. La Banca ha risentito fortemente della crisi economica del 2019 – 2020, mostrando tuttavia la resilienza necessaria per rinnovarsi e ottimizzare i suoi valori patrimoniali.

Banca del Fucino Opera nella Città di Roma e nel resto del Lazio, in Abruzzo, nelle Marche, in Sicilia e in Lombardia. Dal 2019 fa parte del gruppo bancario Igea Banca di cui è capogruppo. La banca del Fucino non è una banca popolare ma è tuttavia fortemente legata al territorio. Si connota per l’indipendenza dai grandi gruppi bancari, che negli ultimi decenni hanno incorporato le altre principali banche nella capitale.

L’istituto, facendo leva sulla tradizione ma anche sull’innovazione, è oggi l’unica banca storica che ha mantenuto il suo orientamento economico generale su Roma. La sua relazione e correlazione con il contesto cittadino, la mantiene vicina agli interessi regionali e di conseguenza alle esigenze del cliente.

La storia recente di Banca del Fucino

Negli ultimi anni la Banca del Fucino è stata al centro di un’operazione di ricapitalizzazione e di rilancio, che si è conclusa con successo nel giugno del 2020. A partire dal 2014 la banca si è dotata di una divisione private banking, aprendo due nuove sedi Roma e Milano. La situazione patrimoniale della banca ha iniziato a farsi compromissoria a partire dall’inizio del 2018. In quell’anno Banca del Fucino avvia una trattativa con la società di riassicurazione Barents Re, per lenire le sofferenze causate da oltre 300 milioni di crediti deteriorati. La proposta viene declinata e la banca viene assistita dalla banca internazionale Rothschild.

Banca del Fucino rischia la sua indipendenza e si ritrova nel 2019 con un rosso di 1,9 miliardi di euro. Lo stato patrimoniale è particolarmente compromesso, ma la banca riesce a riprendere le redini delle sue finanze con aumento di capitale da 200 milioni tramite fusione in Igea Banca. In questo modo la Banca del Fucino diviene la capogruppo del nuovo gruppo bancario Igea Banca.

Il contesto operativo di Banca Del Fucino

Banca Del Fucino ha la sua sede centrale nel centro storico di Roma in via Tomacelli. Il Gruppo controllato dalla banca è composto da tre istituti.

Igea Digital Bank, istituto specializzato nel credito alle piccole e medie imprese e ai professionisti, attraverso una piattaforma digitale proprietaria. Pasvim, intermediario finanziario specializzato in cartolarizzazioni e Tomacelli Immobiliare. Il Gruppo ha inoltre una partecipazione in E-Way Finance, società specializzata in investimenti nel settore delle energie rinnovabili.

La Banca del Fucino è presente sul territorio italiano con 37 filiali di cui 22 nel Lazio, quasi tutti in provincia di Roma. Le altre filiali sono distribuite, in Abruzzo, in Sicilia, nelle Marche e uno in Lombardia. L’istituto riesce a coniugare l’attività finanziaria con uno stile che coniuga comprensione e attenzione per il cliente. La banca risponde alle esigenze dei circa 44 mila clienti tramite i suoi professionisti, in grado di rispondere con soluzioni su misura per ogni esigenza patrimoniale.

La Banca vanta una forte fidelizzazione della propria clientela nelle aree storiche di presenza, ma con l’apertura della prima sede interamente dedicata al Private a Milano, si sta affermando anche al Nord Italia.

Le prospettive future e il piano industriale

Il 27 ottobre 2020 il consiglio di amministrazione di Banca del Fucino ha approvato il nuovo piano industriale fino al 2023. L’attuale contesto operativo dell’istituto prevede di continuare la sua tradizionale attività nel private banking e nell’attività creditizia, affiancando a questi servizi nuovi e più completi prodotti di investimento e consulenza finanziaria.  Facendo uso delle tecnologie digitali, la banca è accessibile anche dai canali digitali, compresa l’applicazione di home banking realizzata nel marzo 2021.

Questa consente di effettuare online sia da computer che da smartphone gran parte delle operazioni di sportello, come il pagamento di bonifici e gli F24 ma anche attività di trading online. Dalla fine del 2021 Banca del Fucino ha implementato un nuovo sistema di open banking, che consente di aggregare sulla applicazione tutti i conti detenuti dalla clientela anche presso altri istituti.

Sempre in tema di innovazione, al fine di rendersi più competitiva Banca del Fucino ha investito nel capitale sociale della start up Redd, acquisendone il 30%. Redd fondata nel 2018 applica soluzioni di intelligenza artificiale ai documenti immobiliari, permettendo di riclassificarli e creare velocemente dei report sintetici. Questi evidenziano le informazioni più importanti, mettendo in risalto ad esempio eventuali carenze documentali o contraddizioni, che possono creare rischio o incertezza.

A maggio 2021 è stata aperta la nuova sede della banca a Padova, che permetterà di consolidare le relazioni commerciali già in essere con le piccole e medie imprese del Veneto.

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Chi controlla Banca del Fucino?

Amministratore delegato Francesco Maiolini

Maiolini è si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha iniziato la sua carriera nel settore bancario nel 1994 lavorando per Banca d’Italia. Tra le altre esperienze professionali ricopre attualmente la carica di Direttore Generale per Igea Digital Bank, componente del Gruppo Bancario Igea. Francesco Maiolini è inoltre Vicepresidente del consiglio di amministrazione di ABI, l’associazione bancaria italiana.

Presidente Mauro Masi

Mauro Masi è presidente di Banca del Fucino da novembre 2019. Masi si è laureato in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma e ha iniziato la sua carriera nel 1978 nella Banca d’Italia in cui ha ricoperto il ruolo di Dirigente. Nel 1988 diventa consigliere per la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la comunicazione e Direttore dell’Ufficio Stampa. Ha ricoperto altri ruoli analoghi nelle istituzioni, dal 2009 al 2011 è stato Direttore Generale della RAI. Dal maggio 2011 è Amministratore Delegato di Consap S.p.A., la Concessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici, venendo confermato nel ruolo e assumendo anche la carica di Presidente nel 2014. Tra le sue altre cariche quella di Presidente del CdA di Igea Banca nonchè di Igea digital Bank.

Quanto è sicura banca del Fucino

I dati del bilancio di esercizio 2020 di Banca Del fucino evidenziano una chiara ripresa nei valori patrimoniali dell’istituto. I dati su raccolta e impieghi evidenziano alla fine dello scorso anno una crescita che è stata rispettivamente del 34% e del 44%, con un profitto lordo di quasi 4 miliardi di euro. Banca del Fucino può disporre oggettivamente di un patrimonio sufficiente a garantire lo svolgimento delle sue funzioni e la crescita sul lungo periodo. Banca del Fucino ha un patrimonio netto di circa 145 milioni di euro che in linea al nuovo piano industriale arriveranno 196 milioni nel 2023.

Il Piano industriale 2021-2023 prevede un modello di banca specializzata in particolare sullo sviluppo della Divisione Investment Banking, che consentirà a Banca del Fucino di rafforzare la propria offerta commerciale nel settore delle cartolarizzazioni. Tra i rinnovamenti previsti dal piano ci sono quelli relativi agli investimenti sulle infrastrutture locali, con attenzione ai nuovi parametri ecologici, nonché ai progetti di energia proveniente da fonti rinnovabili.

La solidità patrimoniale di Banca del Fucino

Per quanto riguarda gli indicatori prudenziali a indicazione della sua solidità patrimoniale, Banca del Fucino ha un CET 1 ratio pari a 11,08%. Il CET1 è il parametro più osservato per valutare e classificare la solidità di un istituto di credito. Esso descrive il rapporto percentuale tra capitale a disposizione della banca e le sue attività ponderate per il rischio, come crediti deteriorati e inadempienze finanziarie.

Il Total Capital Ratio è pari a 14,17%. Questo parametro indica il rapporto percentuale tra il patrimonio di vigilanza e i crediti che tale banca ha concesso ai clienti. Per quanto riguarda il Tier 1 Ratio esso è pari a 11,25%. Questo parametro è il rapporto che esprime la solidità patrimoniale in base alla componente primaria del capitale. Maggiore è il valore assunto di questi parametri, maggiore è la stabilità dell’istituto di credito

Prodotti Finanziari

Tra i suoi prodotti Banca del Fucino offre prodotti di risparmio tradizionale come i libretti nominativi, su cui è possibile effettuare versamenti e prelievi con un interesse corrisposto più alto rispetto al classico conto corrente. Nella stessa ottica vengono offerti Certificati di Deposito, che vengono rilasciati dalla Banca una volta vincolato il capitale. Questo conferisce al possessore legittimo il diritto di riscuotere, alla scadenza, la somma più gli interessi maturati.

Al fine di rendere più flessibili i prodotti di risparmio ordinari, Banca del Fucino offre depositi vincolati a breve termine. Attraverso l’opzione Time Deposit è possibile vincolare delle somme per un periodo scelto dal cliente, sui quali è corrisposto un interesse che varia in base al capitale e al tempo della durata del deposito. Questa soluzione è ideale per coloro che vogliono investire senza immobilizzare per lunghi periodi le proprie disponibilità.

Assicurazioni e servizi fiduciari

Proteggere se stessi e la famiglia per garantirsi un futuro sereno è uno degli obiettivi fondamentali per chi si trova a dover gestire un importante patrimonio. Banca del Fucino offre una selezione dei migliori prodotti assicurativi pianificando la protezione dei familiari, della salute, del patrimonio mobiliare e immobiliare nonchè dei beni artistici. L’istituto collabora con questo obbiettivo con le più qualificate società fiduciarie italiane, per l’intestazione di partecipazioni societarie, depositi amministrati, gestioni patrimoniali, polizze assicurative, fondi e altri strumenti finanziari.

Consulenza non finanziaria

Banca del Fucino mette in campo consulenti esperti per tutelare grandi patrimoni. Tramite una rete frutto di un’esperienza consolidata da più di un secolo, la banca è referente eccellente per le famiglie che vogliono proteggere e accrescere il loro capitale. In questo senso le attività della banca sono portare avanti con esperti negli ambiti immobiliare, arte, legale e fiscale. Queste componenti si associano tra loro nell’ottica di garantire un servizio globale, con il vantaggio di poter disporre di un referente unico per tutte le esigenze. Banca del Fucino supporta tutte le fasi del processo a ogni livello di complessità, anche di ambito internazionale.

La gestione del patrimonio immobiliare richiede competenze diversificate e altamente specialistiche per quanto riguarda gli aspetti tecnici, finanziari, legali, fiscali e di conoscenza dei mercati. Con la collaborazione di un team di consulenti indipendenti la banca assiste cliente in tutte le fasi del progetto: dall’acquisto e vendita di un immobile alla creazione e gestione di complessi e importanti patrimoni immobiliari

Consulenza su investimenti in opere d’arte

Le opere d’arte rappresentano un’opportunità di investimento solida e in grado di generare valore nel tempo. Questo investimento tuttavia richiede per poter essere valutato e conservato conoscenze complesse e specialistiche. Grazie alla collaborazione con autorevoli e riconosciuti esperti, Banca del Fucino mette a disposizione un servizio di consulenza in tema di valutazione delle opere, analisi del mercato, creazione di collezioni, assistenza assicurativa.

Fondi comuni e Sicav

I Fondi Comuni sono strumenti di investimento gestiti da società specializzate, che raccolgono le somme di più risparmiatori in un unico patrimonio e le investono in attività finanziarie. Tra queste vi possono essere, obbligazioni, titoli di stato, azioni sulle quali il fondo investe con diversi tipi di strategie cercando di ottenere un rendimento cercando allo stesso tempo un rapporto ottimale di rischio. Le attività dei Fondi Comuni possono essere svolte anche dalle Società d’investimento a capitale variabile Sicav. Queste operano di fatto come un fondo comune, con la differenza che non si sottoscrivono quote, ma azioni di una società.

Rendicontazione periodica dettagliata del portafoglio

In un ottica di consulenza finanziaria indipendente, Banca del Fucino mette a disposizione un servizio di analisi della performance del portafoglio e delle strategie con cui è stato gestito. In questo modo la banca è in grado di decretare la dispersione del rendimento, l’esposizione effettiva al rischio nonché l’opportunità di ripristinare la congruenza del portafoglio, con la propensione al rischio del cliente.

L’istituto analizza gli emittenti dei prodotti in portafoglio dal punto di vista del rischio e delle probabilità di default. E le mette in relazione con il profilo del cliente. Determina il rischio potenziale in relazione all’esperienza del cliente in ambito finanziario, con la complessità dei prodotti investiti.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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