Qual è il costo di un conto corrente, quali le spese da controllare tra fisse e variabile: e occhio a queste soluzioni da approfondire, i dettagli in merito
Il tema che si lega al conto corrente a alle questione costi desta sempre grande attenzione e suscita forte interesse: quali sono i costi, quali le spese, fisse e variabili e quali soluzioni alternative considerare? Tutti i particolari a seguire.
Sono in tanti ad interrogarsi su quali possono essere i costi associati ad un conto corrente, al mese, oppure annuali. Un quesito la cui risposta può arrivare controllando la home banking della propria banca. Oppure andando a guardare l’estratto conto con le uscite di ciascun mese oppure a trimestre.
Del tema se ne occupa Risparmioggi.it, che spiega che l’apertura e la chiusura di un conto corrente non hanno costi, e dunque potrebbe essere una possibilità quella di dare un’occhiata al proprio, al capitolo inerente i costi. A maggior ragione nel caso in cui sia trascorso del tempo dal momento dell’apertura. Dal momento che, magari, all’epoca le condizioni potevano essere vantaggiose, ma la situazione potrebbe o meno essere cambiata in ottica del presente.
È bene dunque – si legge – controllare il costo in relazione alla convenienza, così come si potrebbero controllare le offerte che vi sono al momento, alle promozioni possibili, a quelle soluzioni che potrebbero offrire condizioni economiche dal maggior vantaggio. Andando così, in tale eventualità, a risparmiare un po’ mese dopo mese.
Un aspetto centrale della questione è quello inerente il guardare le spese, che possono essere fisse e variabili. Ma ecco al riguardo alcuni dettagli in merito.
Conto corrente bancario: quanto costa, spese fisse e variabili
Tanti gli spunti che possono essere oggetto di interesse ed approfondimento quando si parla di conti correnti: si pensi ad esempio alla convenienza o meno circa l’apertura di un secondo conto corrente, i motivi e gli aspetti al riguardo.
Oppure, ancora sul tema, cos’è l‘imposta di bollo sul conto corrente, quando si paga e quando e altri aspetti da sapere.
Tornando invece al tema in oggetto, ciascun conte correte ha spese legate alla gestione di tipo fisso e variabile, spiega Risparmioggi.it. Per quanto attiene le prime, bisognerebbe conoscerle al momento dell’apertura dello stesso. Si fa riferimento anche a quei costi che magari nel corso del primo anno risulta essere gratuita ma che poi diventa a pagamento. SI pensi al canone. Oppure ad una carta.
Circa poi quelle variabili, si fa riferimento a quelle spese le quali sono dipese dall’azioni del soggetto. Si pensi ai prelievi agli ATM di altre banche e all’eventuale commissione da pagare. Queste avranno poi un mese a fine mese sul conto.
Ma quali sono le spese fisse legate ad un conto corrente?
Sii tratta del canone al mese, di quello inerente la cara di debito. E ancora dell’imposta di bollo, per le giacenze medie maggiori di 5mila€, il quale è di 34,20 euro per persone fisiche. Cento euro per le giuridiche.
Queste spese è possibile azzerarle qualora vi sia una offerta temporanea. Sono vari i conti correnti che emettono la carta di debito gratis. Al momento dell’attivazione del conto.
Quali sono le spese variabili legata ad un conto corrente?
Eccone alcune le quali hanno un impatto sul costo al mese e annuo dello stesso, e nel dettaglio possono essere le commissioni sui prelievi e sui bonifici. Il canone della carta di credito. E ancora l’emozione di un’altra carta di pagamento, così come l’estratto conto in formato cartaceo richiesto. Poi varie ed eventuali. E in tal caso si pensi, per esempio, a comunicazioni, a prodotti, ad altri servizi e così via.
Risparmioggi.it spiega poi che, in relazione alle carte, qualora si optasse per un pagamento a rete e non in una solo soluzione, si potrebbero anche andar incontro. Ad interessi fissi. Ad ogni modo resi noti quando si richiede la carta.
Conto corrente e risparmio, occhio a queste soluzioni
Un aspetto che può interessare della questione riguardo ai conti corrente zero spese, e alcune delle migliori soluzioni del momento. Ecco che può destare attenzione andare a scoprire o ad approfondire altre opzioni quali ad esempio SelfyConto Mediolanum, o ancora Tibaba. Senza dimenticare Soldo oppure Tot. Per citarne alcune. Ecco in merito alcuni dettagli.
SelfyConto Mediolanum: gratis per chi meno di trent’anni. In caso contrario, il canone è gratis per il 1°anno, poi il costo sarà di 45euro all’anno. 3,75 euro al mese. Gratis il canone nel caso di iscrizione sino al trentuno dicembre dell’anno corrente in caso si sottoscrizione di un presti. Un vuoto. Oppure della stipula di un altra tipologia di polizza. O ancora nel caso in cui si fosse titolari di un patrimonio gestito il cui valore nel complesso sia pari a 15mila€.
Altri costi si legano all’emissione carta di debito, dodici euro una tantum. Ottanta€ all’anno per il rilascio della carta di credito Prestigerebbero. Commissioni su bonifici extra SEPA, di sette€. E l’imposta di bollo 34,20€ l’anno. E ancora, nel caso di una eventuale richiesta circa l’estratto conto. In formato cartaceo. 0,77 centesimi all’occasione. Oppure 1€ in ottica invio a semestre.
Passando invece a Tinaba: si tratta di un conto online 0 spese, al quale si legano tanti servizi, anche in ottica investimento. La gestione è possibile mediante app. E i costi si legano a prelievi extra Unione Europea, pari a quattro€, circa eventuali pagamenti MAV-RAV. Di due€ e 2,50 euro. Pagamento bollettini, due €.
Vi è la possibilità del prelievo gratis sino ad un numero max di ventiquattro operazioni all’anno. Poi scatta la commissione di 2euro. A proposito dell’imposta di bollo, questa risulta essere gratuita, a farsene carico è la stessa Tinaba.
Un’altra soluzione da poter approfondire riguarda Soldo: al cui riguardo vi è la proposta di carte conto ideate per aziende con vari piani, alcuni dei quali a pagamento. Quello Start rappresenta il piano base e senza canone. Destinato a piccole imprese, sino ad un max. di tre utenti e carta. Vi è la possibilità di indicare limiti di spesa per ciascun utente. Accesso in merito alla rendicontazione contabile. Possibile integrare con Xero e QuickBooks e circa l’acquisizione. In tempo reale. Delle ricevute.
Spazio poi a Tot: si tratta di un conto business ideato per p.iva. Con apertura gratuita sino al trenta di settembre del corrente anno, mentre dal mese di ottobre. Il canone è di sette euro. Settanta invece in caso di soluzione unica all’anno.
Questi, alcuni dettagli in merito in generale. Tuttavia è opportuno e bene informarsi sui siti delle soluzioni indicate, o mediante i canali di contatto, per conoscere al meglio aspetti, condizioni economiche, costi e tutto quello che c’è da sapere in merito.
Conti correnti: postale e bancario, saldo, cointestato, domiciliazione utenze e altri approfondimenti
In ottica conti correnti, sono tanti gli aspetti, in generale, al cui riguardo possono esservi vari questi ed elementi che richiedono un approfondimento. Ad esempio è il caso della differenza che non tutti sanno tra saldo contabile e disponibile.
A seguire alcuni spunti circa le domande e i temi che possono interessare:
- Quali sono le principali differenze tra Conto corrente bancario e postale;
- Quanti conti correnti si possono avere, ci sono limiti?
- Domiciliare le utenze e conti correnti: 2 delle migliori opzioni a confronto;
- Cos’è un conto cointestato, come funziona, di chi sono i soldi
- Quale banca online scegliere, quali sono alcune tra le migliori Digital Bank