Cosa fare se hai dimenticato una spesa detraibile anni fa

Ti sei mai chiesto se c’è ancora tempo per rimediare a un errore nella dichiarazione dei redditi? Magari hai dimenticato di inserire una spesa importante, o non sapevi che potesse darti diritto a un rimborso.

Quello che non tutti sanno è che il fisco, in certi casi, offre una seconda occasione. Proprio come è successo ad Armando.

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Era un sabato mattina qualsiasi quando Armando, sistemando vecchie carte, ha trovato una cartellina con ricevute sanitarie del 2021. Spese che aveva dimenticato di inserire nella dichiarazione dei redditi. Nessuna furbizia, solo una svista. E ora? Pensava fosse troppo tardi. Ma quella scoperta lo ha spinto a informarsi. Ed è lì che ha capito che qualcosa si poteva ancora fare. Non tutto era perduto.

Si è rivolto a un CAF, ha chiesto, ha letto, e ha trovato la via giusta: la dichiarazione integrativa a favore. Una procedura che consente di recuperare le detrazioni fiscali dimenticate, anche a distanza di anni. Non è un processo immediato, ma è perfettamente legale e accessibile a tutti. E per Armando è stato l’inizio di una piccola, grande rivincita.

Hai tempo fino a 5 anni: non lasciare quei soldi al fisco

In Italia, è possibile correggere la propria dichiarazione dei redditi entro cinque anni dal termine di presentazione originario. Questo significa che se, ad esempio, hai dimenticato una spesa detraibile nel 2021 (dichiarazione del 2022), hai tempo fino a fine 2027 per rimediare. Armando, che nel 2022 aveva usato il modello 730, ha potuto integrare i dati mancanti attraverso il modello Redditi PF. Questo perché solo quest’ultimo consente di richiedere un rimborso IRPEF dopo l’invio.

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Ha raccolto tutte le prove delle spese sostenute, ricevute, fatture, scontrini, e, con l’aiuto di un operatore CAF, ha compilato la nuova dichiarazione, inserendo i dati mancanti e compilando il quadro RX, dove ha chiesto ufficialmente il rimborso. E qualche mese dopo, il credito fiscale gli è tornato indietro.

Tra le spese detraibili recuperabili ci sono quelle mediche, le rette scolastiche, gli affitti per studenti, gli interessi sul mutuo, le spese veterinarie, le attività sportive dei figli e persino i contributi versati per colf o badanti. Attenzione, però: non si possono riportare in anni successivi. L’unico modo corretto per inserirle è tornare indietro nel tempo con una dichiarazione integrativa.

Armando oggi è il primo a raccontare la sua esperienza agli amici, con l’entusiasmo di chi ha fatto valere i propri diritti. Non si tratta solo di soldi, ma della soddisfazione di aver rimesso ordine, di non aver lasciato che un errore si trasformasse in una perdita definitiva.

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