Enel S.p.A. è l’acronimo di Ente nazionale per l’energia elettrica e oggi rappresenta una delle principali aziende italiane nel settore energetico.
Enel è nata nel 1962 sull’onda dell’espansione economica del secondo dopoguerra. In quell’anno Enel diventa l’ente pubblico italiano per l’energia elettrica.
Enel Istituita con lo scopo di unificare il sistema elettrico nazionale, è oggi è un’azienda privata presente in oltre 30 Paesi e continua a espandersi in nuovi mercati e nuovi settori, come la mobilità elettrica e le smart city. La società è partecipata per il 23,6% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che, allo stato attuale, rappresenta il principale azionista dell’azienda.
Dagli anni ’60 Enel ha contribuito allo sviluppo dell’Italia costruendo la rete elettrica nazionale e collegando il mercato energetico italiano a quello europeo e internazionale. La liberalizzazione del mercato e la trasformazione in società privata con Enel energia hanno aperto la strada al nuovo corso dell’azienda. Enel può oggi crescere espandendosi nei mercati internazionali come Spagna, USA, Canada e Brasile.
Quali sono le caratteristiche economiche e finanziarie di Enel?
Il gruppo è guidato da Francesco Starace e vanta una capitalizzazione di Borsa che pari attualmente 71,14 miliardi di euro. Nel 1999 il Tesoro cedette il 31,7% del capitale azionario e la società venne quotata in Borsa, collocando 4,183 miliardi di azioni a un prezzo di 4,30 euro. Attualmente Enel rappresenta la società italiana più capitalizzata e dal 2019 è entrata a fare parte dello STOXX Europe 50, l’indice che raccoglie le cinquanta aziende europee a più alta capitalizzazione. L’azienda ha attualmente una forza lavoro di circa 70.000 impiegati e serve 70 milioni di clienti in più di 30 paesi e cinque continenti.
Nuovi paesi stanno divenendo protagonisti dello sviluppo economico, accrescendo la loro volontà di creare società funzionali e moderne. Africa e Asia stanno infatti crescendo, aprendo le porte al mercato dell’energia rappresentato da Enel.
Il rapporto e di Enel con le energie rinnovabili
Enel ha oggi una grande consapevolezza e responsabilità nella necessità di determinare un cambio di paradigma passando a fonti di energia rinnovabile. In ragione della nuova situazione e delle prerogative europee, in rispetto degli accordi di Parigi sul clima, anche Enel cerca di imprimere una forte accelerazione all’uso di energie alternative ai carburanti fossili.
A partire da almeno il secondo shock petrolifero avvenuto a novembre del 1979 Enel cerca di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. Alla luce di ciò la dipendenza dal petrolio diminuì progressivamente passando dal 75% degli anni ’70 al 58% del 1985. Nel 1987 a seguito del disastro di Cernobyl e del referendum popolare che decreto la fine delle centrali nucleari in Italia, Enel fu costretta a modificare i suoi piani. Enel infatti utilizzava il nucleare come fonte di energia alternativa e fu costretta a chiudere le centrali esistenti e a bloccare quelle in costruzione.
In virtù di questi mutamenti Enel mirò a prima di tutto a modificare gli impianti esistenti in termini di efficienza energetica. Seguirono negli anni le liberalizzazioni fino al Decreto Bersani, che concluse di aprire il mercato dell’energia. Il nuovo millennio si apre all’insegna di un cambiamento epocale, in termini di politiche ambientali. Già ventuno anni fa Enel mise nero su bianco un accordo con lo Stato, per diminuire l’emissione di CO2 del 13,5% entro due anni e del 20% entro il 2006.
Gli sviluppi tecnologici per lo sviluppo delle energie rinnovabili
Raggiunto l’obiettivo, fu costituita nel 2008 Enel Green Power, con lo scopo di investire e sviluppare le energie rinnovabili. Enel continua a impegnarsi in questa direzione, non solo utilizzando fonti rinnovabili ma sviluppando soluzioni innovative tali da rendere più efficiente l’uso dell’energia. Nello stesso anno fu avviata in Toscana una nuova centrale fotovoltaica che permette di sfruttare energia all’idrogeno in assenza di sole. Mentre nel 2010 nacque in provincia di Siracusa la prima centrale solare termodinamica al mondo, che usa sali fusi per produrre energia.
L’attuale sfida dell’azienda è quella diventare una società impegnata nel campo delle energia rinnovabili, annullando le sue emissioni di CO2 entro il 2050. Enel oggi diversifica nel campo delle soluzioni d’avanguardia per la mobilità sostenibile e lo sviluppo di città intelligenti. Queste faranno uso di tecnologie avanzate che si baseranno su sistemi di accumulazione e redistribuzione dell’energia nonché sull’aumento dell’efficienza degli impianti produttivi.
Come avviene oggi la produzione di energia elettrica in Italia?
La produzione di energia elettrica in Italia avviene ancora oggi a partire dall’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili. Tra queste in particolare gas naturale e petrolio in gran parte importati dall’estero. Per quanto riguarda le energie alternative, le fonti rinnovabili più utilizzate sono quelle geotermiche, idroelettriche, eoliche, solare e biomasse. L’Enel fornisce quindi 87% del fabbisogno energetico del Paese, mentre viene importato dall’estero per la restante parte.
Fuori dall’Unione Europea l’Enel collabora profiquamente con la Russia su progetti basati sull’innovazione tecnologica e lo sviluppo sostenibile. Enel collabora con il settore energetico russo, contribuendo a modernizzare le centrali elettriche al fine di aumentarne l’efficienza e ridurre le emissioni nocive. L’azienda interviene sui sistemi energetici russi basati su gas naturale e idrogeno, aumentando l’efficienza energetica al fine di ottimizzarne i rendimenti.
Enel procede con una politica che in sinergia con le necessità nazionali, vedrà l’Italia ancora per qualche tempo come uno dei maggiori importatori europei di energia alternativa come il gas russo. Uno dei più grandi investitori nel settore dell’energia in Russia è proprio Enel, che appena quattro anni fa ha cominciato a costruire e installare nel Paese impianti eolici, inaugurando a maggio di quest’anno il suo primo parco eolico.