Quanto può rendere davvero un investimento in BTP? C’è un caso concreto che sta facendo riflettere molti risparmiatori. Non è solo questione di numeri, ma di aspettative, decisioni e qualche incertezza.
Se anche tu stai valutando se mettere da parte qualche risparmio per il futuro, forse questa storia ti farà guardare le cose con un occhio diverso. Non tutti i rendimenti sono uguali, e a volte i dettagli fanno tutta la differenza. Qualcuno ha già iniziato a fare i conti… e forse anche tu vorrai capire perché.

Certe decisioni non arrivano mai all’improvviso. A volte basta una conversazione con un amico, altre volte è un articolo letto distrattamente o una pubblicità in tv. Per Lorenzo, invece, tutto è iniziato quando ha visto calare i tassi del conto deposito e si è trovato davanti al bivio: tenere fermi i soldi o provare qualcosa di nuovo? Così ha iniziato a informarsi, a chiedere, a leggere forum e guide.
La parola che più gli è rimbalzata davanti agli occhi? BTP. Ce ne sono tanti, ma ce n’era uno in particolare che gli è rimasto in mente: 3.1-BTP-01MZ40. Un nome freddo, certo, ma con un potenziale rendimento che sembrava interessante. Non altissimo, ma neppure irrisorio. Ed è lì che è iniziata la sua curiosità: quanto guadagnerei davvero investendo 50.000 euro? Vale la pena aspettare fino al 2040?
Domande semplici, ma che nascondono un mondo complesso. Perché dietro un BTP c’è un intreccio di numeri, cedole, ratei, prezzi e duration che può mandare in confusione anche chi ha un po’ di esperienza. Eppure, quando li traduci in vita reale, le cose iniziano a prendere forma.
Quanto rende davvero il BTP 3.1-01MZ40?
Quando Lorenzo ha visto che il prezzo di riferimento era 88,23, ha subito capito che stava comprando questo titolo di Stato sotto la pari. Questo significa che, oltre a ricevere cedole annuali, alla scadenza gli verrà restituito il valore nominale, cioè 100 per ogni titolo, nonostante lui lo abbia pagato meno. Un bel vantaggio, soprattutto se si è disposti ad aspettare fino al 2040.

La cedola annua lorda è del 3,1% calcolata su 100. Ma siccome Lorenzo paga i titoli 88,23, il rendimento effettivo netto arriva al 3,78%. Su 50.000 euro investiti, Lorenzo incasserà ogni anno circa 1.358 euro netti, distribuiti in due rate semestrali. Un rendimento più solido rispetto a un conto deposito.
A scadenza, Lorenzo riceverà 50.000 euro, ma avrà speso solo 44.115 euro circa per comprarli, grazie al prezzo inferiore alla pari. Questo gli porterà anche un guadagno in conto capitale di circa 5.900 euro. Tra cedole e rimborso, il ritorno totale supera i 26.000 euro netti in 15 anni. Numeri che parlano chiaro.
I dettagli che fanno la differenza nell’investimento
Lorenzo però non ha deciso alla leggera. Ha analizzato la duration modificata di 11,3, un dato che misura la sensibilità del prezzo alle variazioni dei tassi. Più è alta, più il prezzo può oscillare. Ma se l’obiettivo è tenere il titolo fino a scadenza, questo rischio si riduce.
Ha valutato anche il rateo netto di 0,30221, che su 50.000 euro equivale a circa 150 euro in più da pagare al momento dell’acquisto. Una cifra che verrà recuperata alla prima cedola, ma che spesso viene trascurata.
Il punto è che, al di là dei numeri, Lorenzo ha fatto una scelta che gli dà tranquillità. Sa che i suoi soldi stanno maturando con regolarità, senza dover controllare ogni giorno il mercato.