In arrivo una nuova misura per tutti i lavoratori colpiti dai disagi attraverso le proprie attività commerciali.
L’Agenzia delle entrate sta per sbloccare i fatidici contributi a perduto per quelle attività che causa covid hanno subito dei ridimensionamenti importanti. Chiusure, restrizioni e quant’altro non hanno di certo fatto bene agli imprenditori o piccoli commercianti. Le loro attività costrette alla chiusura o comunque a vere e proprie batoste che hanno gravato ed ancora gravano sulla gestione. In questo momento titolari di discoteche, sale da ballo e di altre attività, come cinema, teatri, palestre e piscine per mesi rimaste chiuse possono richiedere i contributi stanziati dal Governo per provare a contenere in qualche modo i danni.
Il presidente dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini ha infatti ufficialmente firmato il documento che i fatto da il via all’operazione. Tutte le disposizioni, le modalità ed i termini della misura sono state definite nei minimi dettagli cosi da consentire ai piccoli e medi imprenditori chiamati in causa di accedere al fondo che in qualche modo proverà a ristabilire una sorta di equilibrio tre le enormi spese sostenute in ogni caso nei mesi passati e le entrate, di fatto nulle a causa delle chiusure obbligatorie imposte dal Governo. La situazione era delicata ed occorreva in quella fase tenere alta la tensione.
“È stato approvato – si apprende da una nota diffusa dall’Agenzia delle entrate – il modello e sono stati stabiliti i termini di presentazione delle istanze con un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che dà attuazione operativa al decreto del Mise, firmato dal Ministro Giancarlo Giorgetti e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco”. Le domande da parte degli aventi diritto possono essere indirizzate per via telematica all’Agenzia delle entrate già dalla giornata di ieri. I contributi in questo caso si dividono in due diverse tipologie. Nel primo caso abbiamo fino a 25mila euro per discoteche, sale da ballo, night-club e quant’altro, chiuse al 23 luglio 2021 in seguito alle disposizioni per il contenimento del contagio.
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Nel secondo caso, invece, parliamo di un contributo che in misura variabile dai 3mila ei 12mila euro spetta in base al livello dei ricavi di colui che lo richiede. Parliamo di attività quali cinema, musei, piscine, palestre, parchi di divertimento, l’organizzazione di feste. In questo caso specifico bisogna essere rimasti chiusi per almeno 100 giorni tra il primo gennaio ed il 25 luglio 2021. La domanda di richiesta del contributo può essere inviata anche da un delegato alla consultazione del cassetto fiscale attraverso gli specifici canali dell’Agenzia delle entrate. I contributi a fondo perduto, insomma, iniziano a diventare una concreta realtà.
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