Contributi figurativi: fanno realmente aumentare la pensione? Finalmente arriva il chiarimento

Contributivi figurativi, che cosa sono ed è vero che con essi aumenta la pensione? Ecco il chiarimento tanto atteso. 

Come ogni anno, il lavoratore versa i contributi all’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) che andranno a costituire, a fine lavoro, la pensione.

Contributi figurativi, cosa sono e a cosa servono
Contributi figurativi, cosa sono -trading.it

Andare in pensione è un traguardo che si raggiunge dopo una vita di lavoro e, in base a quanto si sarà versato di volta in volta, si otterrà una certa cifra con cui ci si manterrà per sempre. Questi sono i cosiddetti contributi obbligatori che possono essere poi arricchiti da ulteriori forme contributive.

Quando si tratta di lavoro dipendente, i contributi obbligatori sono pagati dal datore di lavoro e, una piccola parte, spetta al lavoratore. Per quanto concerne, invece, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, i contributi obbligatori vengono versati da loro stessi.

Il datore di lavoro versa i contributi obbligatori in percentuale, a seconda della retribuzione del lavoratore. L’obbligo contributivo, tuttavia, si prescrive in 5 anni, a meno che non subentrino denuncia del lavoratore o dei suoi superstiti, e il termine aumenta a 10 anni.

Contributi figurativi, che cosa sono e che valore hanno

Abbiamo visto come i contributi obbligatori siano determinanti per la pensione di un lavoratore. Tuttavia, non sono gli unici tipi di contributi. Ci sono, infatti, anche i contributi figurativi.

Contributi figurativi, cosa sono e come usarli
contributi figurativi Inps, cosa sono (ansa foto)-trading.it

I contributi figurativi sono tipi di contributi che assicurano, in determinati contesti, la copertura assicurativa in certi periodi in cui il lavoratore non può svolgere le proprie mansioni. Questi periodi sono accreditati d’ufficio, oppure se è il lavoratore stesso a farne richiesta.

Il valore da accreditate si stabilisce in base a quanto ammonta la retribuzione del lavoratore. In sostanza, i contributi figurativi subentrano a quelli obbligatori, in un contesto in cui il lavoratore è impossibilitato a svolgere la propria attività. È anche importante, inoltre, per diritto e importo della pensione.

Se il lavoratore è interessato a ricevere questi contributi, deve fare domanda all’INPS. L’interessato, peraltro, può anche decidere di non ricevere questo accredito. In altri contesti, invece, i contributi si ricevono d’ufficio, il che vuol dire che sono automatici e non bisogna richiederli. Questo occorre, ad esempio, quando il lavoratore è in disoccupazione indennizzata, cassa integrazione guadagni e molto altro ancora.

Il valore retributivo di questi contributi si calcola tenendo in considerazione i compensi percepiti in forma ridotta per una delle motivazioni che consentono di ottenere questo accredito.

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