È tempo di conguagli: attenzione alla scadenza di febbraio per il pagamento dei contributi, tutto quel che c’è da sapere per non farsi trovare impreparati
L’INPS ha avviato le operazioni di conguaglio per i contributi previdenziali, un processo che interessa milioni di lavoratori e aziende, e in un momento così delicato risulta importante essere informati sulle date di scadenza per evitare complicazioni. Eventuali differenze tra quanto si è versato durante l’anno e quanto effettivamente dovuto hanno una scadenza: febbraio.
I conguagli contributivi rappresentano infatti un ricalcolo dei contributi previdenziali versati durante l’anno, rispetto alla somma che poi dovrebbe essere realmente versata. Si tratta di un modo per evitare sanzioni: una chiusura del debito pacifica. Questo processo inoltre può generare anche un saldo a credito, se l’importo pagato supera quello dovuto; oppure un saldo a debito, appunto, nel caso contrario.
Tra le principali ragioni dei conguagli ci sono:
- Aggiornamenti normativi: variazioni delle aliquote contributive o delle soglie imponibili,
- Errori di calcolo: differenze riscontrate nei versamenti effettuati nel corso dell’anno,
- Adeguamenti delle retribuzioni: eventuali modifiche salariali che impattano sulla base imponibile.
Questa operazione interessa soprattutto i datori di lavoro, ma anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti con gestione separata INPS possono essere coinvolti.
Scadenza di febbraio: come comportarsi davanti ai conguagli INPS
L’INPS ha fissato come termine ultimo per regolarizzare i conguagli contributivi il 20 febbraio 2025. Entro questa data, i soggetti interessati dovranno presentare le denunce contributive aggiornate e versare le eventuali differenze a debito. In caso di saldo a credito, verrà scontato dai contributi dovuti dell’anno successivo. Il mancato rispetto della scadenza di febbraio può comportare conseguenze significative, come sanzioni oppure procedimenti di recupero crediti, o ancora, problemi poi con i benefici previdenziali.
Per prepararsi al conguaglio è bene verificare i dati contributivi, magari facendosi aiutare dal commercialista. I professionisti sono coloro che sapranno consigliare meglio, ma è anche l’INPS stesso che potrebbe inoltrare comunicazioni sul conguaglio per avvisare della differenza rilevata tra il dovuto e il versato.
UNIEMENS è il sistema digitale che consente di trasmettere con pochi click all’INPS le denunce mensili aggiornate, e grazie al supporto di un consulente si possono verificare errori e discrepanze nei calcoli prima dell’arrivo dell’eventuale sanzione o mora. La scadenza del 20 febbraio viene considerata come giorno ultimo, ma già a gennaio sarebbe bene informarsi su eventuali conguagli in modo da avere tutto il tempo per risolvere il problema entro il termine.