Cos’è il “superscivolo”, chi riguarda e come funziona circa il tema pensione: dettagli e particolari sul contratto di espansione
Mediante la Legge di Bilancio 2022, vi è stata la decisione di allargare il numero di aziende che hanno i requisiti relativi all’accesso alla misura: dettagli sul contratto di espansione, la quesitone pensione e cosa c’è da sapere in tal senso.
Quando si parla di economia, sono vari e diversi gli argomenti di interesse e tra questi vi è la pensione, un tema che sta a cuore a molti, anche in ottica contratto di espansione, che come noto consente di avviare dei piani concordati di esodo per quei lavoratori che si trovano a non oltre 5 anni dal conseguimento circa il diritto alla pensione.
Si fa riferimento tanto a quella di vecchiaia che a quella anticipata. Mediante la legge di bilancio 2022, vi è stato il rinnovo della misura per altri 2 anni, e al riguardo vi sono alcune novità il cui scopo è stato di allargare il numero dei beneficiari.
Ma cos’è il contratto di espansione? Ciò che si propone è di favorire il ricambio generazionale all’interno delle aziende, e la scadenza era quella del 31 dicembre. Mediante tale misura vi è la possibilità di aggiornare le attività del personale dipendente, viene spiegato da Il Giornale, tramite riduzioni orario e sospensioni di quei lavoratori a cui, in cambio, viene garantita la cassa integrazione guadagni straordinaria. Anche in modo non continuativo, sino a diciotto mesi.
Per tale tipologia di dipendenti, viene anche prevista la conclusione anticipata del rapporto lavorativo a 5 anni dal raggiungimento dell’età della pensione.
Tanti gli spunti rilevanti quando si parla di pensione, come chi può ad esempio andarci a 61 ma spesso lo ignora, o ancora nel caso dell’aumento della pensione sino a 651,51€ al mese e come farlo.
Rispetto al contratto di espansione, come spiega Il Giornale, qualora scatti tale misura, l’azienda, mediante l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, così come riportato dal sito Fisco e tasse, corrisponde al dipendente una indennità mensile il cui importo è pari alla pensione maturata al momento della fine del rapporto lavorativo, sino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
Così come il discorso ha valore anche per chi usufruisce della pensione anticipata a 42 anni con 10 mesi di contributi.
L’esecutivo ha deciso, quest’anno, non soltanto di prorogare il contratto di espansione per gli anni 2022 e 2033, ma anche di allargare il numero di aziende che possiedono i requisiti per avere accesso alla misura in oggetto. Prima infatti, le imprese che potevano aderire erano soltanto quelle che avevano in organico almeno 100 dipendenti.
Sin da gennaio scorso, la misura è valida anche per quelle aziende con un numero non minore di 50 lavoratori.
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