Il contratto assunzione colf e badanti rientra nella categoria delle assunzioni di un lavoratore domestico, per le quali sono previste specifiche procedure.
Per assumere una colf o una badante è necessario seguire delle specifiche regole per evitare maxi multe. Il rapporto di lavoro, infatti, appartiene alla categoria dei lavori domestici e va regolarizzato per evitare sanzioni.
Assumere un qualsiasi collaboratore domestico prevede il riconoscimento di una serie di diritti che spettano alla generalità dei lavoratori dipendenti.
Ci stiamo riferendo tutti quegli elementi indispensabili per un rapporto di lavoro regolamentato, ovvero:
Dunque avere una colf o una badante rappresenta un impegno economico importante che grava sulle famiglie. Per questa ragione il lavoro domestico è uno di quelli, per i quali si registra un altissimo tasso di lavoro nero che è duramente sanzionato dalla legge italiana.
Se in una famiglia è necessario avere un collaboratore domestico, sia esso una colf o una/un badante, è necessario stipulare un contratto di lavoro domestico.
L’obbligo è previsto anche in caso di assunzione di un lavoratore straniero e di tutti coloro che prestano la propria opera in maniera abituale in un’abitazione familiare.
Il badante o la badante è colui che assiste un componente del nucleo familiare che non è autosufficiente. Questa prestazione di lavoro è generalmente resa in regime di convivenza, con un servizio che può essere intero o ridotto. Nel caso in cui la prestazione sia in regime di non convivenza, essa può essere a tempo pieno o parziale.
In generale, il personale domestico viene inquadrato in base alle mansioni assegnate e alle competenze di cui dispone. La contrattazione collettiva nazionale prevede la presenza di più livelli: A, AS, B, BS, C, CS, D, DS.
Per assumere un badante o una colf è necessario regolarizzare il rapporto di lavoro, per il quale la famiglia svolge il ruolo di datore di lavoro, di conseguenza dovrà adempiere ai versamenti INPS e a specifici obblighi.
Questi ultimi si differenziano in base alla provenienza e all’età del lavoratore o della lavoratrice.
In ogni caso, nel contratto di lavoro devono essere presenti i seguenti elementi:
Il regime fiscale italiano prevede delle agevolazioni per il versamento degli obblighi contributivi, per chi assume colf e badanti.
In sostanza, il datore di lavoro ha la possibilità di dedurre il valore dei contributi versati fino ad un importo massimo di 1.549,36 euro l’anno.
Il vantaggio fiscale è concesso anche al lavoratore. Nello specifico l’INPS ha precisato che le badanti che assistono persone non autosufficienti hanno la possibilità di detrarre dall’imposta lorda al 19% delle spese sostenute, per un importo massimo di €2.100 all’anno.
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