Per capire meglio l’origine e l’esistenza di strumenti finanziari come i derivati è sufficiente fare riferimento alla storia di quella che è una delle prime Borse ufficiali negli Stati Uniti, il Chicago Board of Trade.
Nel 1848 fu creato il Chicago Board of Trade, per la sua posizione geografica privilegiata sul lago, la città stava diventando uno dei principali centri di commercio, raccolta e distribuzione del grano. È proprio a causa dell’affluenza delle merci e della loro stagionalità, che divenne necessario creare uno strumento, sotto forma di contratto, che permettesse di superare il limite nelle dimensioni del mercato. Infatti nel periodo del raccolto il centro commerciale e i magazzini adibiti allo stoccaggio delle merci non erano abbastanza capienti per ricevere e immagazzinare tutto il grano che veniva loro consegnato dai produttori. Per sopperire al problema un gruppo di commercianti inventò i “to arrive contract”. Attraverso questi contratti, antesignani dei contratti foward e future, si poteva stabilire e fissare in anticipo il prezzo e le quantità di grano acquistato, senza che questo dovesse essere fisicamente portato al Chicago Board per essere venduto.
Presto i commercianti capirono come la stipula di un contratto che anticipava il prezzo e la quantità di un bene, poteva permettere di avere un margine di convenienza sul prezzo proteggendosi dai suoi cambiamenti che potevano avvenire, ad esempio, a causa di fattori climatici durante le fasi della sua produzione.
La forma più semplice di contratto derivato sono i contratti forward. Forward e future sono contratti simmetrici, le due controparti assumono posizioni opposte e speculari l’una all’altra. Di conseguenza se una parte sta guadagnando l’altra va in perdita e viceversa.
Quali sono le differenze tra i future e i forward?
Mentre il contratto forward è creato dalle controparti che decidono dimensione, tipologia, data di scadenza, ed è scambiato in un mercato non regolamentato, il contratto future è standardizzato per dimensione e scadenza ed è negoziato in una Borsa regolamentata, la quale garantisce a fronte di costi più alti per le negoziazioni la sicurezza nella ricezione sia dei pagamenti che delle merci, oltre che una maggiore liquidità ed efficienza del mercato stesso.
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Qual è la differenza tra i mercati di Borsa e mercati non regolamentati?
Le negoziazioni di prodotti finanziari come ad esempio azioni, valute, obbligazioni e commodities, avvengono in Borsa e in mercati non regolamentati detti Over the Counter.
I mercati regolamentati sono caratterizzati da un regolamento, stabilito dalla società di gestione della Borsa, che definisce dettagliatamente l’organizzazione del mercato, le condizioni e modalità di ammissione e di esclusione, nonché le condizioni e le modalità per lo svolgimento delle negoziazioni, e i tipi di contratti ammessi alle stesse.
Mentre in un mercato OTC gli scambi avvengono al di fuori di un mercato ufficiale, nei mercati regolamentati opera un organismo istituzionale, detto Cassa di Compensazione e Garanzia o Clearing House, che si pone a garanzia fra le parti coinvolte nelle transazioni al fine di garantirne l’esito e annullare il rischio di insolvenza.