Contratti a temine non validi: finalmente arriva il risarcimento, quanto avrai

Contratti a termine che non sono validi, come funziona per ottenere un risarcimento e possibili importi. 

Il mondo del lavoro è complesso, e ha numerose regole che dovrebbero essere rispettate, e che spesso cambiano o sono modificate, in base ai governi che si sono succedono.

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Contratti a temine non validi: finalmente arriva il risarcimento, quanto avrai-trading.it

Quando si firma un contratto di lavoro, in esso sono contenute le varie clausole che definiranno, al meglio, il rapporto che andrà a intercorrere, tra lavoratore e datore di lavoro. Spesso, infatti, accade che da una parte o dall’altra non si rispettino gli accordi, e da qui in poi, nascono cause in tribunale.

Il Decreto Anti Infrazioni, ha modificato il Jobs Act con nuove tutele per i lavoratori che hanno dei contratti a termine. Si tratta di modifiche che riguardano questo tipo di contratti, sia per ciò che concerne i contratti privati, sia pubblici.

Contratti a termine, che risarcimenti spettano se sono irregolari

Le modifiche apportate dal suddetto decreto, sono inerenti eventuali risarcimenti per irregolarità dei contratti.

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Contratti a termine, che risarcimenti spettano se sono irregolari-trading.it

Partiamo dai contratti a termine considerati non validi. Secondo il decreto, infatti, nel caso in cui venisse riconosciuto un vizio, un’irregolarità in questo contratto, si chiederebbe subito la conversione in contratto a tempo indeterminato. Non solo, perché sarebbe corrisposto anche un risarcimento economico.

Nell’ambito di contratti abusivi nel settore privato, il decreto ha introdotto alcune novità, per contrastare l’abuso di contratti a termine in successione, senza un motivo pertinente. Se il lavoratore riesce a provare di aver lavorato in modo continuativo, anche se ufficialmente era diviso in diversi contratti, il giudice può decidere convertire quegli accordi in contratto a tempo indeterminato, più risarcimento. Il risarcimento dovrà essere deciso, a seconda del danno effettivamente subìto dal lavoratore.

Nel caso dei contratti abusivi nell’ambito del settore pubblico, che spesso è una costante che serve a coprire carenze di lavoratori, ci sono delle importanti novità da tenere in considerazione. Il lavoratore con contratto a termine, può ottenere un risarcimento se riesce a provare che il suo contratto era abusivo. Il risarcimento, è da 4 mensilità a 24 mensilità, dell’ultimo compenso ricevuto.

Il giudice, come negli altri casi sopraccitati, decide l’importo del risarcimento, in base a quanto è grave l’abuso commesso. Questo può variare, in base al numero di contratti rinnovati di continuo, e quanto tempo è durato il rapporto lavorativo. Se si prova di aver subìto un danno elevato, si può avere un risarcimento di oltre 24 mensilità.

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