Il Conto Deposito è una soluzione che offre un rendimento garantito e noto in partenza sulle somme depositate.
Quale è la differenza con il conto corrente e come trovare il conto deposito più conveniente?
Tra i prodotti di risparmio a reddito fisso più interessanti per i risparmiatori italiani, ci sono quelli che proteggono il capitale con interessi bassi ma garantiti nel corso del tempo. In generale l’avversione al rischio orienta l’investitore o il semplice risparmiatore a prodotti come i Btp, i piani di accumulo capitale o i conti deposito.
Com’è noto, un conto corrente bancario è una modalità semplice con cui è possibile gestire il capitale depositato in banca. Il risparmiatore può movimentare la somma in grande libertà attraverso i vari servizi resi disponibili: Bonifici, giroconto, prelievi, versamenti. Le somme presenti in un conto possono anche essere investite in vari modi, o diversamente essere lasciate infruttuose. Il modo più semplice per iniziare a maturare interessi è il conto deposito. Con un CD il correntista può disporre in qualsiasi momento del suo capitale entro i termini di preavviso eventualmente pattuiti.
A differenza del conto corrente il CD è un’alternativa che può far fruttare i risparmi, al netto delle spese con interessi diversi a seconda che il capitale libero o vincolato. Più lungo è il vincolo più alto risulterà il guadagno. È una forma semplicissima di investimento: versata la somma e pattuite le tempistiche di vincolo, vengono corrisposti degli interessi periodici che si sommano al capitale iniziale.
Il vincolo può durare da 1 a 72 mesi e la liquidità deve rimanere a disposizione dell’istituto che realizzerà attraverso essa le operazioni da cui sono poi generati i rendimenti. Questi non sono in genere correlati alle dinamiche di mercato ma sono un interesse che la banca paga al creditore per la somma vincolata.
Si tratta dunque di una scelta che va effettuata solo se non si ha bisogno di liquidità o se non si prevedono uscite ingenti nell’arco di un determinato periodo temporale. Ogni banca offre diverse soluzioni, tra cui bisogna trovare la più idonea alle proprie esigenze. Esiste anche la possibilità di un conto deposito semi vincolato: un compromesso tra le due casistiche precedenti che permette l’accredito e lo svincolo del deposito dopo circa 32 giorni dalla chiusura e dalla cessazione del contratto.
Attualmente il mercato offre durate che sono di 3, 6, 12, 15, 18, 24, 36, 48 e 60 mesi. Esistono anche soluzioni a più lungo termine che arrivano fino a 10 anni. Per capire quanto si guadagna da un conto deposito vincolato al momento gli interessi variano per un vincolo a 60 mesi orientativamente intorno a 2% lordo. A questo va applicata l’imposta al 26% a cui si aggiunge il bollo pari al 2X1000 sulle giacenze. In alcuni casi l’intermediario si accolla tale imposta nell’ambito delle sue strategie commerciali.
Vincolare il capitale per tanti anni usando un conto deposito è un buon investimento solo se non si ha intenzione di approfondire le varie possibilità finanziarie e non si ha pretesa di far fruttare la giacenza per un nuovo obbiettivo finanziario. Un buon saldo sul conto è risultato di una costante applicazione regole elementari di gestione patrimoniale. Grazie agli interessi è possibile valorizzare con relativa semplicità il capitale. Questo a patto che si continui a rimanere investiti e accumulare in modo continuativo gli interessi.
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