Spesso si commette l’errore di credere che avere il proprio conto corrente con saldo negativo non crei alcun tipo di problema. In realtà questa disattenzione può costare molto cara al cittadino: scopriamo insieme cosa si rischia e cosa bisogna fare.
Oggi il conto corrente è lo strumento che quasi tutti i cittadini possiedono. Esso, infatti, è divenuto essenziale per compiere le svariate operazioni che tempo fa potevano essere svolte in modi analoghi ma senza il bisogno di avere un conto corrente.
Con il passare del tempo e con il limite al contante per le operazioni, non possedere un conto corrente rischia di tagliare fuori il cittadino da molte operazioni che necessitano proprio di questo strumento. Tuttavia, sono molti i cittadini che pensano che lasciare il conto corrente con saldo negativo non crei alcun tipo di problema.
In realtà i problemi per chi non tiene sotto controllo il proprio saldo sono tantissimi: scopriamo insieme di cosa si tratta e cosa fare in questa situazione.
Saldo negativo in conto corrente, si rischia tantissimo: ecco di cosa si tratta
Il conto corrente è uno strumento importantissimo per i cittadini, le comuni operazioni che ogni giorno svolgiamo passano proprio da questo strumento. I vantaggi per chi ha un conto corrente sono tanti: accredito dello stipendio, emettere e ricevere bonifici, collegarvi una carta di credito o debito ma anche tanti altri.
Tuttavia, prestare attenzione alle proprie entrate e uscite è una prassi importante poiché i rischi per chi tiene il conto corrente in rosso sono tanti. Il rischio di avere un conto corrente scoperto è innanzitutto quello di diventare morosi. Infatti, qualora la banca dovesse effettuare un addebito e il conto risulti scoperto si rischia proprio di andare in questa direzione.
Sono molti i cittadini che hanno l’addebito diretto sul conto corrente di un’utenza domestica o di un finanziamento. Nel momento dell’addebito, se non vi fosse un saldo positivo si rischierebbe di diventare debitori della compagnia.
Oltre a questo problema, quello più grande è rappresentato dallo stato di default. Infatti, la Banca d’Italia considera in default i clienti che abbiano un saldo negativo sul proprio conto superiore ai 100 euro per un periodo superiore ai 90 giorni.
Gli altri rischi che si corrono
Una volta che il cliente correntista presso una banca si trovi in uno stato di default, il rischio collegato è che si venga segnalati alla Centrale rischi come cattivi pagatori. Si entrerà così a far parte dell‘elenco dei cattivi pagatori che comporta numerosi problemi per il cittadino come, ad esempio, l’impossibilità nel richiedere numerose agevolazioni.
Per uscire da questo elenco occorrerà regolarizzare la propria posizione nei confronti della banca e quindi sanare il proprio conto in rosso. Tuttavia, un altro problema è che la banca per ogni giorno di saldo negativo applicherà delle commissioni per lo sconfinamento oltre ad applicare un interesse per ogni giorno di ritardo.