Se il conto corrente non è cointestato ad entrambi i coniugi ma solo al marito, quali operazioni può compiere la moglie? Ad esempio può svuotare il conto? Spendere tutti i soldi in shopping?
Tanti i dubbi su quali operazioni la moglie può compiere sul conto corrente bancario o postale. Molte le domande in merito e tanti i nodi da sciogliere. Ed ecco una breve panoramica di quello che può o non può fare la moglie sul conto corrente del marito.
In primis bisogna considerare il regime adottato al momento del matrimonio, se in comunione dei beni o in separazione dei beni. Se all’atto del matrimonio si è scelta la separazione dei beni, la moglie non ha nessun diritto sul rapporto intercorrente tra il marito e l’istituto di credito. In altre parole, il conto corrente è esclusivamente proprietà del marito, l’unica cosa che può fare è separarsi e chiedere un assegno di mantenimento, sempre se ne ha diritto.
Conto corrente: la moglie quali operazioni può fare sul conto del marito?
Invece in regime di comunione dei beni molto dipende anche dagli accordi presi, in quanto, il diritto non è automatico per nessuno dei due. Se il conto corrente è intestato esclusivamente al marito, l’unica persona che può effettuare prelievi è direttamente l’intestatario. La moglie può prelevare denaro dal conto corrente se ha a disposizione la carta bancomat e quindi, può ritirare presso lo sportello automatico. Oppure, abbia una delega per operare sul conto.
Infatti, succede spesso che il marito, intestatario unico di conto corrente, deleghi la moglie a compiere operazioni bancarie per suo conto. In questi casi è possibile effettuare una delega momentanea, valida per una solo volta. Oppure, una delega generale, in questo caso è valido fino a revoca. Comunque, per la delega è necessaria una firma congiunta, quindi, il marito è a conoscenza della delega in quanto lui stesso l’ha autorizzata a compiere operazioni.
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Svuotare il conto non serve
Infine, è possibile il conto corrente cointestato, in questo modo entrambi marito e moglie possono prelevare il 50% della somma depositata sul conto corrente. Se un coniuge ritira più del dovuto, dovrà restituire la somma prelevata che supera il 50% del valore sul conto. Conto corrente cointestato e donazione, il Fisco non perdona
Se si prevede che il matrimonio sia giunto alla fine, bisogna fare attenzione, perché anche se a lavorare è solo il marito e i soldi sul conto corrente non sono suoi, a breve gli toccherà corrispondere una parte a beneficio dell’ex moglie. Di solito in questi casi, si cerca di svuotare il conto in modo che non risulti niente da divide, ma quest’operazione non sempre è consigliata.
Infatti, il matrimonio contratto in regime di comunione dei beni, impone che tutto ciò che sia acquistato dopo il matrimonio sia di entrambi i coniugi. Sono esclusi i beni personali, come ad esempio le scarpe, il vestiario, il computer per lavorare, eccetera. Qualsiasi altro bene, incluso l’auto o un immobile è ripartito al 50%. Quindi, se il marito o la moglie, pensano di svuotare il conto corrente acquistando un bene, ad esempio un auto, il problema rimane, l’auto è al 50% di entrambi. Quest’operazione alla fine non porta a niente.