Il Fisco potrebbe tenere sotto controllo il conto corrente dei contribuenti in caso di anomalie riscontrate, a scattare potrebbero essere anche gli accertamenti. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Oggi gli strumenti a disposizione del Fisco per stanare gli evasori fiscali sono davvero tantissimi. In questo ultimo periodo, gli accertamenti fiscali effettuati dall’Agenzia delle Entrate verso i contribuenti sono aumentati. Quando, infatti, i redditi dichiarati non coincidono con quelli effettivamente percepiti il Fisco da inizio ad un insieme di controlli che possono portare all’accertamento.
Negli ultimi tempi, una delle armi più potenti per il Fisco è rappresentata dal controllo sui conti correnti dei contribuenti. Infatti, qualora il reddito dichiarato dovesse risultare incompatibile con il risparmio accumulato nell’anno d’imposta per l’Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere ulteriori accertamenti. Scopriamo insieme di cosa si tratta e facciamo un po’ di chiarezza in merito alla questione.
Ci sono alcune operazioni che i contribuenti effettuano con la convinzione che non vi siano problemi. Nella pratica, non è proprio così: infatti, il Fisco tiene conto di tutte le operazioni effettuate dai contribuenti che possano generare reddito. Un esempio può essere dato dalle donazioni di denaro tra parenti, infatti, qualora questa fosse di un certo valore potrebbe far scattare il campanello d’allarme.
Tuttavia, un altro aspetto a cui i contribuenti devono prestare particolare attenzione è dato dai bonifici ricorrenti nei confronti della stessa persona. In questo caso, infatti, potrebbero scattare controlli da parte del Fisco per eventuali rapporti di lavoro non dichiarato oppure ad esempio, per canoni di locazione non dichiarati. Queste situazioni, fanno riferimento a casi di evasione fiscale poiché si eviterebbe di pagare le dovute tasse su un reddito percepito ma non dichiarato al Fisco.
Gli accertamenti del Fisco sul conto corrente scatteranno per gli autonomi con Partita Iva, imprenditori, lavoratori dipendenti, ma anche privati cittadini. Questi ultimi, infatti, utilizzano il conto corrente anche per depositarvi i propri risparmi.
Gli accertamenti fiscali, dunque, saranno volti a controllare la regolarità di alcune situazioni. Ad esempio, essi scatteranno qualora un dipendente che guadagna una media di mille euro al mese, si trovasse in banca a depositarne improvvisamente seimila.
Altri accertamenti del Fisco, invece, potrebbero verificarsi qualora ci si accorgesse che il tenore di vita di un individuo fosse troppo elevato rispetto ai guadagni dichiarati o alle cifre depositate.
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