Quando ad aprire un conto corrente è un disabile con handicap grave ai sensi della legge 104, ci sono alcune cose da considerare.
La legge in merito al conto corrente intestati al disabile con legge 104, entra poche volte sulla questione, è più concentrata sulla tutela e assistenza del disabile. Quindi, per capire qualcosa di più bisogna considerare le condizioni contrattuali sottoscritte dal cliente all’atto dell’apertura del conto corrente. Ma cerchiamo di eliminare ogni dubbio in merito al conto corrente intestato al disabile e tutte le operazioni di pagamenti, bonifici, chiusura e pignoramento, si possono effettuare.
Il soggetto in situazione di disabilità ai sensi della legge 104 certificata, non ha diritto a particolari agevolazioni per l’apertura del conto corrente postale o bancario. La sola agevolazione è legata al reddito ISEE che non deve essere superiore a 11.600 euro annui. In questo caso è possibile aprire il conto corrente a zero spese.
Di solito la condizione di disabilità e collegata anche alla difficoltà economica, infatti, sono molte le persone disabili che fruiscono di questa agevolazione. ISEE e legge 104, come abbassarlo per le persone disabili: attenzione alla spunta
Per l’apertura del conto corrente ai minorenni disabili con legge 104, non è richiesta l’autorizzazione del giudice tutelare. Per aprire il conto è sufficiente, la volontà di entrambi i genitori che devono sottoscrivere il contratto in banca. Il conto corrente è necessario, in questi casi, per l’accredito dell’indennità di frequenza e di accompagnamento.
In linea generale, sul conto possono essere effettuati prelievi e versamenti ma con importi limitati. L’INPS per aiutare il contribuente nell’apertura del conto corrente in favore del minore disabile, ha dettato le istruzioni nel messaggio n. 3606 del 26 marzo 2014.
Il messaggio risponde alle tante difficoltà riscontrate dai cittadini nell’apertura e nella gestione di conti correnti, libretti nominativi intestati ai minori disabili.
Inoltre, sempre il messaggio chiarisce che per la chiusura del conto corrente del minore, è richiesta l’autorizzazione del giudice tutelare.
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Se la disabilità è grave e comporta l’esigenza di dover nominare un amministratore di sostegno, o un tutore, il giudice delega i poteri e la durata dell’incarico all’amministratore di sostegno. Quindi, per l’apertura del conto, la banca chiede l’autorizzazione del giudice tutelare.
L’interessato dovrà presentare un’istanza al giudice per l’apertura e gestione del conto vincolato intestato all’amministratore di sostegno.
In linea generale, a determinare l’impignorabilità delle somme depositate nel conto, non è la titolarità ma la fonte derivante dagli accrediti ricevuti. In effetti, il Codice di procedura civile, precisa che non sono soggette al pignoramento i sussidi per malattie, ad esempio: pensione di invalidità, assegno di invalidità e indennità di accompagnamento.
Quindi, se il disabile percepisce redditi da lavoro dipendente o autonome, queste possono essere soggette al pignoramento. Mentre, se le somme depositate in conto, derivano dal versamento dell’INPS per assegno di invalidità, indennità di accompagnamento o pensione di invalidità, non possono essere pignorate.
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