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Economia e Finanza

Conto corrente e Banco Posta, occhio alla batosta di gennaio 2022: cosa c’è da aspettarsi

Occhio alla batosta su conto corrente e Banco Posta con cui molti rischiano di dover fare i conti con l’inizio del nuovo anno. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi. 

Foto © AdobeStock

A partire dalle bollette per le utenze domestiche, passando per il cibo, fino ad arrivare all’abbigliamento e le varie necessità quotidiane, sono davvero tante le occasioni in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio per acquistare i vari beni e servizi di nostro gradimento. Una chiara dimostrazione di come il denaro si riveli essere particolarmente utile in diverse circostanze, tanto da portare in molti a decidere di risparmiare qualche euro. Non stupisce, pertanto, che sempre più soldi vengono lasciati fermi sul conto corrente, bancario o postale, in modo tale da avere qualche euro in più a disposizione, a cui poter attingere in caso di necessità.

Una decisione che si rivela essere, spesso, un grave errore. Questo in quanto i propri soldi finiscono per essere erosi dalle tasse e i vari costi di gestione. Ne è un chiaro esempio la stangata con cui molti rischiano di dover fare i conti con l’inizio del nuovo anno per via di una tassa che verrà prelevata direttamente su molti conti correnti bancari e Banco Posta. Ma per quale motivo e soprattutto chi dovrà fare i conti con la stangata in arrivo con il nuovo anno? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Conto corrente bancario e postale, occhio all’imposta di bollo: tutto quello che c’è da sapere

Brutte notizie in arrivo per molte persone che, con l’arrivo del nuovo anno, rischiano di dover fare i conti con l’ennesima stangata. Anche nel 2022, infatti, si dovrà pagare, in determinate circostanze, una tassa, il cui importo verrà direttamente prelevato dai conti correnti bancari e postali dei soggetti interessati. Entrando nei dettagli bisogna sapere che si tratta dell’imposta di bollo. Quest’ultima, come risaputo, viene prelevata ogni anno in modo forzoso. Ma chi deve pagarla?  Ebbene, tale imposta deve essere pagata da tutti coloro che presentano una giacenza media annuale che risulti superiore a 5 mila euro, sia su conti correnti postali che bancari.

È stata introdotta con il Decreto Salva Italia e l’importo è pari a 34,20 euro all’anno per le persone fisiche. Tale importo aumenta a 100 euro l’anno nel caso in cui si tratta di persone giuridiche. Soffermandosi sull’importo dell’imposta di bollo sul conto deposito, invece, l’importo della tassa è passato, per le persone fisiche, dall’1,5 al 2 per mille all’anno della somma investita. Nel caso in cui si tratti di persone giuridiche, invece, il tetto massimo è pari a 14 mila euro.

Conto corrente bancario e postale, attenzione: ecco chi deve pagare l’imposta di bollo

Come già detto l’imposta di bollo deve essere pagata nel caso in cui le giacenze dei conti correnti postali o bancari risultano superiore a quota 5 mila euro l’anno. A tal proposito è bene ricordare che questo tipo di tassa viene pagata sugli estratti conto. Ma non solo, anche sui rendiconti dei libretti di risparmio e sui prodotti finanziari. L’importo è pari a 34,20 euro all’anno per le persone fisiche e a 100 euro l’anno per le persone giuridiche.

Nel caso in cui la giacenza sui conti correnti risulti superiore a quota 5 mila euro soltanto per un numero limitato di giorni o settimane, invece, il pagamento dell’imposta di bollo verrà effettuato in modo proporzionale alle tempistiche in questione. A titolo di esempio, se nei primi 4 mesi dell’anno risultano depositati sul conto corrente 4  mila euro; allora non si deve pagare l’imposta di bollo. Quest’ultima, a sua volta, dovrà essere pagata se in un periodo successivo la giacenza sul conto superi quota 5 mila euro.

Conto corrente bancario e postale: chi ha diritto all’esenzione dell’imposta di bollo

Oltre a stabilire chi deve pagare l’imposta di bollo, è bene sapere che, in base a quanto previsto in una norma ad hoc, contenuta nel decreto Salva Italia, vi sono alcune circostanze in cui si ha diritto all’esenzione dal pagamento di tale tassa. In particolare, come è facile intuire, l’imposta di bollo non deve essere pagata in presenza di conti con una giacenza media inferiore a 5 mila euro. Proprio in tale ambito, al fine di evitare spiacevoli sorprese, si consiglia di volgere un occhio di riguardo alle varie promozioni messe a disposizione dai tanti istituti di credito. In questo modo è possibile scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, optando, ad esempio,  per l’apertura di un conto corrente online con imposta di bollo gratuita.

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Ma non solo, sempre in base a quanto previsto dal decreto Salva Italia, in una norma ad hoc, non bisogna pagare l’imposta di bollo nel caso in cui il saldo del conto corrente sia in rosso, ovvero pari a zero. Allo stesso tempo hanno diritto all’esenzione dal pagamento di tale tassa anche coloro che risultano esclusi dalle spese bancarie e postali, in presenza di un Isee con valore massimo pari a 7.500 euro. Non sono tenuti, inoltre, al pagamento dell’imposta di bollo i titolari di conti di pagamento detenuti presso istituti di pagamento o IMEL, ovvero, istituti che emettono moneta elettronica. Questo a patto che non si tratti di conti correnti.

Veronica Caliandro

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