Chi vuole evitare la complessità e le turbolenze dei mercati finanziari senza rinunciare a investire può dare uno sguardo ad alcuni conti deposito con rendimenti interessanti.
Oltre ai conti deposito chi decide di mantenere il capitale sul conto corrente deve essere consapevole delle spese dovute per giacenze superiori di 5.000 euro.
Tra i conti deposito più convenienti in termini di rendimento spicca illimity. La società finanziaria offre interessi garantiti del 2, 2,25 e del 2,75% su vincoli con durate progressive. Questi sono rispettivamente a due, quattro e cinque anni, un’opportunità interessante valida fino al 29 settembre 2022. Oltre gli interessi la società offre incluso nel servizio la possibilità di gestire in modo avanzato il deposito affiancandolo all’apertura del conto corrente smart.
Un altro conto deposito molto interessante è il Conto Progetto di Banca Progetto. Si tratta di un conto deposito con interessi piuttosto elevati; il rendimento offerto è 1,75% fino al 31 dicembre 2022 e dell’1,50% fino al 31 dicembre 2023. Un ulteriore vantaggio di questa soluzione è che l’imposta di bollo, rimane a carico della banca fino al 31 dicembre 2023.
L’imposta di bollo è un costo presente oltre che sui conti deposito anche sui conti correnti. Chi non ha intenzione di investire lasciando la liquidità sempre disponibile deve quindi fare attenzione sia all’imposta di bolla che alla ritenuta fiscale sugli interessi creditori maturati.
Le imposte sui conti correnti si pagano quando la giacenza media è superiore a 5.000 euro. Con un valore inferiore il conto corrente diventa esente dal pagamento dell’imposta di bollo. La spesa per l’imposta di bollo è 34,20 euro all’anno questo a prescindere dall’ammontare del valore depositato. L’imposta sale invece a 100 euro all’anno se il conto è intestato alle persone fisiche.
Negli ultimi 12 mesi le riserve e i risparmi di famiglie e imprese italiane sono aumentati di oltre il 5%. Questo a causa delle incertezze sui mercati finanziari e per la rinuncia ad alcune categorie di acquisti. Le riserve delle famiglie sono cresciute di oltre 48 miliardi aumentando di circa il 4% mentre quelle delle aziende sono salite di quasi 29 miliardi per una crescita del 7%. La quasi totalità della crescita si deve però ai miliardi lasciati semplicemente sui conti correnti. Calano invece di circa il 9,5% i depositi vincolati tra i quali spiccano quelli con scadenza fino a 2 anni diminuiti del 24,3%.
I rendimenti più alti offerti per entrambe le categorie di deposito sono scaturiti dalla decisione della BCE di alzare i tassi di interesse. Un incremento dei rendimenti in grado di attrarre i risparmiatori più conservativi che possono essere incrementati non pagando le tasse sui conti correnti superiori a 5.000 euro.
Solitamente le imposte sui conti correnti e sui conti deposito vengono detratte alla fonte e quindi si pagano tramite un prelievo in genere trimestrale che viene effettuato direttamente dalla banca. Per evitare di pagare l’imposta è possibile aprire un conto corrente da affiancare al primo e trasferire la parte di patrimonio eccedente. Un’alternativa per non pagare l’imposta di bollo è avere un ISEE inferiore ai 7500 euro oppure essere titolari di un Conto Base, il conto corrente gratuito riservato a chi ha un ISEE inferiore agli 11.600 euro per i lavoratori e 18.000 euro per i pensionati.
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