I future sul Dow Jones apriranno domenica sera, insieme a quelli sullo S&P 500 e sul Nasdaq. Ecco l’attuale contesto operativo e le regole per avere successo in un mercato ribassista.
Il rally del mercato azionario ha subito importanti ribassi la scorsa settimana, con i principali indici che hanno iniziato a muoversi verso i minimi del 24 gennaio.
I timori che la Russia invada l’Ucraina stanno pesando pesantemente sull’attuale sell off del mercato, già sotto pressione a causa dei dati macroeconomici come l’inflazione e gli eventuali rialzi dei tassi di interesse. L’incertezza su ciò che farà il presidente Vladimir Putin viene alimentata dalla sicurezza della Casa Bianca di un’invasione Russa dell’Ucraina.
Funzionari degli Stati Uniti e della NATO affermano infatti che la Russia ha continuato ad accumulare strategicamente truppe vicino al confine con l’Ucraina. Ciò nonostante, segnali forse simbolici di distensione con il movimento di alcune truppe in favore di una risoluzione diplomatica.
Come si muovono i mercati: il contesto operativo
Le violazioni del cessate il fuoco tra l’Ucraina e i separatisti filo russi sono aumentate negli ultimi due giorni. I leader separatisti hanno ordinato una mobilitazione militare completa, sostenendo che l’Ucraina è vicina allo scoppio di un conflitto armato. Questi eventi possono offrire un pretesto alla Russia per lanciare un’invasione dell’Ucraina.
La notizia naturalmente spaventerà i mercati, che comunque hanno già scontato in parte la loro aspettativa. Da questo punto di vista l’invasione sul breve termine non sarà un evento catastrofico. Dal punto di vista finanziario sarà uno dei tanti fattori di incertezza e per alcuni fonte di speculazione e di guadagni. I maggiori crolli coinvolgeranno le borse europee con eventuali aumenti dei titoli di Stato USA. Domenica 20 febbraio coincide anche con la fine delle Olimpiadi invernali di Pechino. L’Ucraina sarà quindi il nuovo punto focale nell’interesse della stampa e di conseguenza dell’opinione pubblica e degli investitori.
I mercati sembrano avere colto questa situazione in grado di rendere impossibile prendere decisioni di investimento sulla base di un’aspettativa realistica del prossimo futuro. La tensione geopolitica induce i mercati a ritenere che le banche centrali possano posticipare l’aumento dei tassi di interesse sulla scia di ulteriori ribassi delle quotazioni.
Gli interventi di politica monetaria: le regole per avere successo in un mercato ribassista
Il 9 marzo, sarà infatti per la Fed l’ultimo giorno del grande ciclo di espansione monetaria. Mercoledì 16 la FED inizierà ad applicare attivamente una politica restrittiva aumentando come preannunciato i tassi di interesse di 25 punti base. Anche la Banca Centrale Europea ha fatto sapere che intende accelerare il tapering, cioè che ridurrà gli acquisti di asset. L’obiettivo è quello di arrivare a fine anno a un eventuale rialzo.
Il prezzo di questa scelta è che l’inflazione cominci a scontarsi sulla normalità dei prezzi convincendo gli investitori e gli operatori di mercato a spostare in modo maggiore la liquidità sui beni rifugio. Anche su questo fronte, tuttavia, l’incertezza è una variabile da non sottovalutare. Un conto infatti è alzare i tassi con un’economia in accelerazione, un altro conto è alzarli con un’economia ancora forte, ma in rallentamento. Se la stretta dovesse rivelarsi eccessiva e avviasse una recessione, anche i beni rifugio potrebbero soffrirne.
Le regole per avere successo in un mercato ribassista. Quali sono i migliori titoli su cui fare trading?
Mentre i mercati azionari scontano le tensioni geopolitiche e le incertezze economiche alcuni titoli in particolare sono adatti per un trading in ottica ribassista. C’è una differenza marcata nell’investire su un titolo con un forte trend a rialzo e nel fare trading su un titolo ribassista.
Quando il mercato ha una forte tendenza a rialzo non è difficile sfruttare la popolarità degli asset, i fondamenti macro e l’entusiasmo speculativo degli investitori a proprio favore. Al contrario un trend short avviene in tempi molto più ristretti e con un’stabilità molto maggiore senza un chiaro supporto dei fondamentali. Un mercato ribassista può essere associato a un comparto specifico, per esempio quello delle aziende di carbone nel settore dell’energia.
Non ci vuole troppa lungimiranza per comprendere quanto questo tipo di attività economica possa essere limitata e questa materia prima cadere in disuso. Tuttavia, l’attività delle aziende a mercato è necessariamente sostenuta da attività complementari che i produttori hanno da tempo affiancato a un settore in declino.
Quando il mercato è troppo esposto alla speculazione la tendenza rischia di invertirsi rapidamente, ma nella sua prosecuzione a rialzo è al contempo priva di limiti oggettivi. Quando invece il fenomeno si associa a un trend ribassista è molto più difficile che il valore possa oltrepassare una certa soglia minima.
Le regole per cavalcare con successo un trend short
Pazienza: L’errore più grande che i trader fanno in un mercato ribassista è che sono impazienti. Una volta selezionato il titolo su cui vogliono vendere si dimenticano che è possibile cavalcare una tendenza anche a ribasso. Gli scoppi di volatilità a ribasso fanno infatti spesso pensare a una rapida fine e inversione di questa tendenza.
Essere in grado di vendere un titolo in grado di continuare in una tendenza ribassista significa capire gli eccessi e l’assenza di fondamentali mentre la maggior parte dei trader si posizionano contro i maggiori volumi short. L’abilità consiste quindi di comprendere quando le mani forti hanno iniziato la propria fase distributiva e i volumi long non hanno la forza per sostenere a lungo la tendenza long.
Naturalmente non c’è modo di sapere in anticipo se il proprio tempismo si rivelerà tale da poter cavalcare la tendenza. Bisogna affidarsi quanto più possibile all’analisi dei volumi e distinguere la qualità delle posizioni in ingresso. La dimensione delle posizioni, il livello di prezzo e soprattutto la loro durata sono tre indicazioni chiave per comprendere quanto esse possano influire sulla tendenza in atto.
L’attuale contesto di mercato è il peggiore tra quelli della storia recente. Operare in queste condizioni può essere fonte di perdite ma anche un momento di apprendimento che in alcuni casi è in grado di produrre guadagni eccezionali sul lungo periodo.
Sfruttare il ciclo di mercato investendo su Nvidia e Tesla
Tra le società su cui è possibile oggi sfruttare l’attuale ciclo di mercato in ottica ribassista ci sono ad esempio Nvidia e Tesla.
La principale azienda di chip grafici Nvidia ha approfittato della crescita dell’intelligenza artificiale, offrendo i propri processori e schede grafiche utili a una varietà di applicazioni. La crescita dell’azienda è stata trainata nel 2021 dal settore dei videogiochi, dalla crescita delle applicazioni cloud e dalla scarsità dei semiconduttori. Queste tendenze sono oggi ampiamente ridimensionate e stanno affrontando la fase ribassista del loro ciclo.
Qualcosa di simile è avvenuto per Tesla, a lungo finanziata sulle aspettative di sorprese in termini di innovazione. I modelli delle sue auto sono oggi ampiamente conosciuti e scontano le recenti dichiarazioni di Elon Musk. Il CEO Tesla ha dichiarato che la società non rilascerà i nuovi modelli promessi quest’anno, a causa dei continui limiti sulla disponibilità di microprocessori.
A confermare una visione su Tesla diversa dalle aspettative l’assenza di un progetto per quella che avrebbe dovuto essere l’auto elettrica da 25.000 dollari. I rischi per Tesla oggi sono diversi: il rallentamento della domanda, un aumento della concorrenza, problemi di produzione, diminuzione della crescita dell’economia globale.