Coniugi separati, il vero problema è l’eredità: chi ci perde e come evitare guai

Coniugi separati, l’eredità potrebbe diventare un problema: ecco come fare per evitare situazioni di liti e quant’altro. 

Il matrimonio è certamente uno dei momenti più belli della vita di un individuo. Si incontra una persona, nasce l’amore e mettendosi l’anello al dito, davanti a un sacerdote o in Comune, ci si augura che la relazione possa durare per tutta la vita.

Coniugi separati, eredità: come evitare liti
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Ci sono matrimoni che durano per sempre, e altri che purtroppo terminano, a volte anche dopo poco tempo essere diventati marito e moglie. La separazione è un qualcosa che può avvenire in maniera del tutto consensuale, oppure potrebbe scatenare liti di vario genere, tra cui per alimenti, custodia dei figli e molto altro ancora, senza esclusione di colpi.

Può accadere che uno dei coniugi perda la vita, e nel caso in cui la coppia stia ancora insieme, l’eredità andrebbe a coniuge e figli del defunto o defunta. Ma cosa succede in caso di coniugi separati? A chi andrebbe l’eredità? Scopriamolo insieme.

Coniugi separati, a chi spetta l’eredità in caso di decesso

In linea generale, se due persone sono separate e uno dei due coniugi muore, l’altro è suo erede a tutti gli effetti, anche se non c’è testamento o se il testamento preveda altro.

Coniugi separati, eredità: come evitare guai
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Coniuge e figli ereditano quanto gli spetta. Per ciò che concerne i beni comprati durante il matrimonio, il bene comprato apparterrà al coniuge superstite se i due erano in separazione dei beni e senza figli. Se si tratta di comunione di beni, in successione finirà solo la parte del coniuge defunto perché l’altra parte appartiene già all’altro coniuge.

Se tuttavia, la separazione avviene con addebito per colpa, tutto cambia. Questo tipo di separazione occorre quando si accerta che la colpa della fine del matrimonio è di uno dei due coniugi. In questo caso, il coniuge che sopravvive non ha nessun diritto sull’eredità del marito o della moglie. C’è solo un’eccezione, ossia che il coniuge superstite viva in un condizioni economiche precarie tanto da non riuscire a sopravvivere.

In questo contesto, può chiedere gli alimenti all’ex e alla morte di questi, continuerebbe a percepire un assegno vitalizio. Se la coppia, infine, è divorziata, all’ex coniuge non spetta nulla dell’eredità. Solo se, al momento della morte, l’ex continuava a versare un assegno divorzile, gli eredi saranno tenuti a proseguire in base a quanto percepito, finché non si risposi o comunque sia in stato di bisogno.

I coniugi separati o divorziati hanno diritto alla pensione di reversibilità, nel caso in cui l’ex divorzi.

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