Come influisce il congedo straordinario legge 104 sulla pensione? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Alle prese con i vari impegni di famiglia, fino ad arrivare a quelli lavorativi, sono davvero molte le cose a cui dover prestare continuamente attenzione. Lo sanno bene coloro che si ritrovano a dover prestare assistenza a un proprio famigliare, in quanto non autosufficiente. Un compito indubbiamente importante e impegnativo, con i soggetti interessati che possono richiedere dei permessi appositi, grazie alla Legge 104.
Ma non solo, i lavoratori dipendenti che assistono un familiare con grave handicap ai sensi della legge 104 possono richiedere un congedo straordinario retribuito per un massimo di 24 mesi. A proposito di questa misura sono in molti a chiedersi se possa o meno avere un impatto sulla pensione. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Come già detto, i lavoratori dipendenti che assistono un familiare con grave handicap ai sensi della legge 104 possono richiedere un congedo straordinario retribuito per un massimo di 24 mesi. Tale periodo è coperto da contribuzione figurativa e sono in molti a chiedersi se tale misura possa avere o meno un impatto dal punto di vista previdenziale. Ebbene, come già detto tale congedo è coperto da contribuzione figurativa.
Questo vuol dire che dal punto di vista pensionistico il soggetto richiedente non perde nulla. Tali contributi figurativi, infatti, risultano validi sia per maturare i requisiti necessari ad accedere al trattamento pensionistico che per il calcolo dell’assegno stesso. In genere i contributi figurativi non comportano un minor importo della pensione. Tuttavia il congedo straordinario retribuito prevede per il 2021 un tetto massimo di 48.737 euro.
LEGGI ANCHE >>> Legge 104, benefici per i familiari caregiver: vantaggi sul lavoro
Questo importo deve essere utilizzato a copertura dell’indennità mensile e dell’accredito figurativo. Entrando nei dettagli, infatti, 36.645 euro sono utilizzati come indennità economica annua, mentre i restanti 12.092 euro come copertura contributiva. Questo vuol dire che se la retribuzione lorda annua del soggetto richiedente è inferiore al tetto indicato, allora non perde nulla sulla pensione. Se invece supera tale limite, l’indennità massima è in ogni caso pari ad un massimo di 36.645 euro all’anno.
Il 2025 sarà l’anno di uno scoppio della bolla speculativa creatasi sull’AI? Alcuni studi mettono…
Se avete intenzione di affittare casa questi consigli potrebbero servirvi per risparmiare: ecco quando scegliere…
Nuovi aiuti per le famiglie con bambini, le istituzioni scendono ancora in campo offrendo un…
Per accedere all'Assegno di Inclusione anche nel 2025 si dovranno rispettare tutti questi nuovi requisiti.…
Tra i settori emergenti con opportunità di alto rendimento c’è il CCUS (Carbon Caputer, Utilization…
Quali sono i maggiori problemi che incontra chi deve cercare un lavoro a 50 anni?…