Congedo di paternità alternativo: non solo vantaggi dalla nuova normativa

Non c’è solo quello tradizionale, di congedo parentale. Ecco quello alternativo, che in pochissimi conoscono: ha pro e contro

Il congedo di paternità è un periodo di astensione dal lavoro che viene riconosciuto ai lavoratori che diventano padri. Consiste in 10 giorni lavorativi ed è fruibile a partire dai 2 mesi precedenti della data presunta del parto fino ai 5 mesi successivi al giorno effettivo della nascita del bambino ed è del tutto indipendente dall’esito del parto.

Il congedo di paternità alternativo
Congedo di paternità alternativo: non solo vantaggi dalla nuova normativa (trading.it)

Non esiste però solo questa opzione, per i lavoratori che diventano padri. Nel caso in cui la madre, per motivi gravi, non possa personalmente godere del congedo di maternità, allora l’uomo può usufruire del congedo di paternità alternativo, che è previsto anche in caso di affidamento o adozione purché sussistano specifiche condizioni.

Tutto sul congedo di paternità alternativo

Come abbiamo anticipato, il congedo di paternità alternativo è per l’appunto alternativo alla maternità obbligatoria, quindi se ne può fruire solo se la madre ha abbandonato il minore, oppure è morta o gravemente inferma; se ne fruisce inoltre quando il bambino è affidato interamente al padre o se, in caso di adozione o affidamento, la madre abbia rinunciato. Per il congedo di paternità alternativo l’INPS riconosce un’indennità pari all’80% dello stipendio e la sua durata è di 5 mesi, la medesima del congedo di maternità.

Il congedo di paternità alternativo
Tutto sul congedo di paternità alternativo (trading.it)

Il congedo di paternità alternativo può quindi essere richiesto dal padre nel caso in cui la madre si trovi in una delle condizioni sopra elencate. È però necessario che la donna rientri anche in una delle categorie qui elencate:

  • dipendenti di amministrazioni pubbliche;
  • lavoratori APU di pubblica utilità o LSU, attività socialmente utili;
  • lavoratori a domicilio;
  • lavoratori di servizi domestici e famigliari;
  • lavoratori agricoli a tempo determinato o indeterminato;
  • disoccupati o sospesi;
  • apprendisti, operai, impiegati o dirigenti con un rapporto di lavoro in corso all’inizio del congedo;
  • dipendenti assicurati all’INPS.

Per richiedere il congedo di paternità alternativo ci si può rivolgere al Contact center INPS o si può procedere in autonomia mediante il sito web dell’INPS, dove si trova un servizio online dedicato alla maternità/paternità a cui si può accedere mediante SPID, CIE o CNS. Alla domanda va allegata la copia digitalizzata della documentazione necessaria per l’avviamento della procedura (ad esempio l’affidamento del minore al padre) e, in caso di adozione, l’autorizzazione all’ingresso in Italia del minore straniero.

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