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Economia e Finanza

Condizionatore, quanti problemi in condominio, ecco come uscirne senza litigare seguendo la normativa

Vi sono circostanze in cui il condizionatore si rende davvero imprescindibile nelle nostre abitazioni. Ma quando lede la sicurezza degli altri condomini come occorre muoversi?

In primis, il muro comune è sacro, tutti debbono trarne la medesima funzionalità e soddisfazione.

Pixabay

Quindi, un condizionatore non dovrà mai essere installato su di una parte considerevole della facciata. Altre direttive fondamentali: attenzione a luce e visuale delle proprietà degli altri condomini, ma anche a non provocare sonorità insopportabili.

Il condizionatore e il problema dell’acqua condensa

Quando si parla di condizionatore problematica frequente è quella dell’acqua di condensa.

In questa prospettiva verrebbe la pena menzionare che una foratura nella parete perimetrale comune realizzata per garantire a un tubo (del diametro di 2 cm) l’immissione all’interno del tubo pluviale condominiale potrebbe rappresentare una variazione della cosa comune. E cioè parete perimetrale comune e pluviale del condominio.

Variazione legittima e illegittima

Un paio di considerazioni. Per quanto concerne alla parete perimetrale, le variazioni possono essere conformi alla funzionalità del bene comune. In pratica si tratta di modifiche garantite che ogni condomino può realizzare personalmente. A patto che la spesa in questione non ostacoli le uguali possibilità degli altri, non metta a repentaglio la stabilità e la sicurezza dell’immobile. Attenzione, non andrà snaturato nemmeno il decoro architettonico.

Scenario ben diversi allorché si tratti del pluviale condominiale. Qui saremo innanzi una variazione illegittima. Perché? L’immissione di un condotto che riversa la condensa del condizionatore in un pluviale condominiale modifica la funzionalità del sopraddetto bene comune, ossia unicamente quella di sbarazzarsi delle acque meteoriche.

Per intenderci, data la vera e sola funzionalità del pluviale, non risulterà legale l’introduzione di un tubo che versi fluidi di altra derivazione, a prescindere dalla loro natura (Trib. Padova 22 febbraio 2011, n. 352).

D’altro canto non si può non aver in considerazione il fatto che la condensa dell’unità esterna del tanto amato dispositivo venga riversata apertamente sul terreno del condominio. La circostanza in questione potrebbe causare non pochi fastidi agli altri condomini.

Problematiche che sono state prese in esame dal Tribunale di Terni in occasione della sentenza n. 572 dell’8 luglio 2022 (clicca per analizzare i fatti nel dettaglio).

Marco Scarfiglieri

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