La polemica commercianti e Pos sta assumendo sfumature sempre più “esilaranti”, e forse solo nel nostro Paese accadono cose assurde, com’è successo a Sanremo.
L’obbligo di accettare pagamenti tramite Pos è in vigore in Italia dal 2012, anche se negli anni successivi i Decreti hanno subito modifiche e aggiornamenti. Ma dopo 10 anni, siamo ancora in una situazione che, come spesso accade nel nostro Paese, non accontenta nessuno.
L’ultimo fatto, avvenuto nella città di Sanremo, è proprio rappresentativo di tutti i paradossi che si celano dietro a una cosa semplice come quella di pagare col Bancomat. In Italia, lo sappiamo, siamo un po’indietro rispetto agli altri Paesi. Un po’ per mancanze infrastrutturali, ma soprattutto per una questione culturale. Alcuni italiani amano ancora i contanti. E non ci sarebbe niente di male, se non fosse che ci sono anche coloro che hanno adottato il cambiamento e si trovano bene a usare il denaro digitale. Le carte di credito e i bancomat, per intendersi. Sono coloro che, soprattutto negli ultimi anni, si sono trovati di fronte a diverse difficoltà.
Per sintetizzare, l’obbligo risale al 2012, ma non erano previste sanzioni a chi non lo rispettava. Di conseguenza alcune realtà hanno fatto “orecchie da mercante”, non offrendo di fatto il servizio ai clienti. Oppure, lamentandosi dei costi di commissione, aggiungevano un “surplus” quando il cliente pagava col Bancomat. Non sono mancate, ovviamente, diverse “scusanti” come ad esempio la mancanza di connessione a Internet, guasti al dispositivo eccetera.
Insomma, i clienti si sono sempre dovuti arrangiare e affidarsi alla “fortuna”. I commercianti hanno messo in evidenza i costi eccessivi per aderire a un servizio obbligatorio. La Legge non ha “strinto la morsa” per molti anni. Poi, con il Governo Draghi, qualcosa è cambiato. L’obbligo ha assunto finalmente la sua definizione più concreta, i cittadini hanno ricevuto la certezza che potevano pagare col bancomat senza dover subire “lamentele” o “aumenti di prezzo”. Sono scattate le prime multe. La giustificazione dei commercianti delle troppe spese è stata “derisa”. Almeno fino a ciò che è accaduto a un cittadino di Sanremo. Ecco la storia.
Commercianti e Pos, incredibile cosa è successo a Sanremo per una multa
Un commerciante sanremese racconta sui Social, con tanto di foto, quello che gli è successo. Ha ricevuto una multa per divieto di sosta e, ammettendo di aver sbagliato, ha voluto pagare immediatamente la sanzione. Ma più che l’importo della multa c’è qualcos’altro che gli ha lasciato l’amaro in bocca. eE anche tanta rabbia.
Sul Social, il protagonista della vicenda racconta quanto segue: “Ricordate le polemiche per la gelateria che chiedeva un supplemento per il pagamento tramite bancomat/pos? Oggi ho pagato direttamente agli agenti della polizia una multa con il bancomat. Rispetto all’importo della multa, causa pagamento con bancomat, mi hanno applicato una commissione pari a 5 euro. È un mondo meraviglioso”.
La storia ha ovviamente fatto il giro del web e il commerciante è stato contattato dalla redazione di una testata locale, Sanremo News, nel quale compaiono tutte le considerazioni dell’uomo. Effettivamente, viene da riflettere. Le leggi vanno rispettate ed è giusto, ma per colpa di fatti come questo i cittadini possono sentirsi presi in giro. Sempre il commerciante afferma, in risposta all’intervista chiesta dal giornale di Sanremo, che è rimasto davvero deluso da ciò che gli è successo.
Ai commercianti viene chiesto di non applicare tariffe per l’uso del Pos e poi è proprio lo Stato che lo fa. Effettivamente, non c’è molto altro da aggiungere, e ognuno può trarre le sue conclusioni sulla vicenda.