Le tappe che precedono una corretta preparazione all’apprendimento di una competenza, sia essa il trading come mestiere, oppure una nuova capacità che può essere sfruttata nel mondo del lavoro o dell’imprenditoria.
Le tappe fondamentali ordinate cronologicamente, da portare a termine per organizzare nel modo più semplice ed efficace possibile il raggiungimento di un obbiettivo.
Per cominciare il percorso che ti porterà a realizzare il tuo obbiettivo è necessario riuscire a definirlo nel modo corretto. Questo potrebbe sembrare un punto del processo evitabile dal momento che si presume, vista la natura del testo, che tu abbia già in mente ciò che vorresti realizzare, ma spesso così non è.
Si può avere infatti molta confusione circa i modi con i quali si vuole realizzare il proprio desiderio, dietro questo si nascondono bisogni di varia natura. Il bisogno pur essendo il motore dalla quale sono generati gli obbiettivi, non è spesso definito e chiarito in modo tale che possa portare ad azioni concrete ed efficaci, affrontando ogni tappa nel giusto ordine e con la giusta preparazione.
L’obbiettivo perfetto è a metà tra ambizione e sicurezza
Questo è un equilibrio importante da considerare, l’ambizione è infatti necessaria affinché l’obbiettivo possa essere stimolante ed essere perciò appagati dal suo raggiungimento. La sicurezza di riuscire è invece necessaria affinché esso possa essere realizzato. Un eccesso di ambizione porta però al rischio di fallire e trasformare un evento potenzialmente positivo in frustrazione, così come un eccesso di sicurezza, porta al fallimento per mancanza di stimoli e di piacere all’idea del suo completamento.
L’obbiettivo ideale deve essere perciò un obbiettivo “quasi” raggiungibile, fatto per superare i limiti e crescere ma anche per evitare la frustrazione, questo consentirà infine di costruire, tramite diverse esperienze vincenti, un’immagine di noi stessi che ci permetterà di abbattere i limiti mentali di ciò che possiamo realizzare.
Destrutturare l’obbiettivo finale in più parti e tappe
Per raggiungere un obbiettivo complesso come quello di apprendere l’analisi tecnica per poi poter diventare trader, hai bisogno di destrutturare le competenze necessarie. È lo stesso processo che stai utilizzando per apprendere il trading da zero, partendo dal primo punto “definire l’obbiettivo”, che necessita di essere destrutturato in una serie secondaria di obbiettivi.
Si tratta appunto di fare un percorso a ritroso partendo dall’obbiettivo finale, in questo caso diventare trader professionista, fino alle parti da realizzare di cui man mano abbiamo bisogno per arrivare a esso. Per esempio banalmente prima di studiare i pattern grafici, avrai bisogno di sapere come sono formati i grafici e per esempio come funziona l’analisi candlestick. Questa competenza è fondamentale per affrontare obbiettivi a lungo termine e o di grande portata.
Organizzare il materiale di lavoro
Questo è un passaggio obbligatorio se vogliamo concretizzare il nostro obbiettivo cominciando a lavorare sulle parti in cui lo abbiamo destrutturato. Per materiale di lavoro si intende sia il materiale di apprendimento, sia gli oggetti materiali di cui il nostro obbiettivo necessità per essere realizzato. Questa fase è da completare proprio prima di cominciare il percorso effettivo, in modo da poterlo portare avanti uniformemente senza doverci fermare a cercare ciò che ci serve al raggiungimento di ogni tappa.
Naturalmente prima di organizzare il percorso di studio, dovremmo valutare le fonti, ciò significa che non possiamo prendere il primo materiale che ci capita sotto mano, ma è necessario verificare i requisiti di affidabilità, autorità, qualità.
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Per esempio se abbiamo bisogno di una tecnica di trading, è necessario rivolgerci a qualcuno che la abbia già realizzata, l’affidabilità e l’autorevolezza della fonte da cui la prenderemo determinerà la sua qualità, che inciderà poi in modo decivo sul risultato finale.
Dobbiamo essere in grado di capire se la fonte da cui proviene la tecnica è affidabile, ad esempio è scritta da persone che non hanno conflitti di interessi nel darci una indicazione piuttosto che un’altra, così a parità di competenze, potrebbe essere affidabile un libro di trading scritto negli anni ’90 e potrebbe non essere invece affidabile il libro che spiega la nuova tecnica di trading, in grado di farti guadagnare da subito migliaia di euro al mese.
L’ultimo requisito è la qualità, questo va ricercato negli elementi materiali che servono a realizzare il nostro obbiettivo, in questo caso è possibile andare a verificare i rendimenti e le statistiche che la sua applicazione è riuscita a realizzare nel tempo.
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Formulare un obbiettivo evitando di scoraggiarsi
Quando si formula un obbiettivo bisogna osservare la relazione che esiste tra la rappresentazione mentale di un compito e la capacità di impiegare le risorse per affrontarlo. Quando infatti immagini qualcosa da fare, metti in atto ancora prima di cominciarlo quelle risorse fisiche ed emotive che ti serviranno per il suo svolgimento, in poche parole sul piano fisico ed emotivo inizi già a scontare nel presente l’impiego delle risorse che pensi di utilizzare, che sono quindi sottratte già ora a quelle disponibili.
Per questo motivo è importante non pensare l’obbiettivo nel suo insieme, in quanto l’effetto di questo meccanismo può portare, se l’obbiettivo è particolarmente complesso o ampio, a sentire una sensazione di affaticamento o scoraggiamento dato proprio da questo processo. Ciò non significa però che non sei in grado di affrontarlo e realizzarlo, ma che più semplicemente non puoi farlo per intero. Dovrai quindi inevitabilmente dividerlo per tappe e pensare a ognuna di queste come un singolo obbiettivo separato.
Scrivere un tabella di marcia e seguirla in modo cronologico
Per poter realizzare l’obbiettivo che abbiamo destrutturato, è necessario quindi scrivere i vari punti e liberare la mente dall’obbiettivo finale, concentrandoci sulle singole parti per non incorrere nella sensazione, causata appunto dal meccanismo di anticipazione delle nostre risorse, di non poterlo realizzare.
Sarà importante oltretutto non mischiare tra loro le tappe dell’obbiettivo, bisogna fare in modo che le fasi del lavoro proseguano cronologicamente e che non si debba tornare a ritroso una volta che se ne è completata una. Questo consente di immergerci in una percezione di progresso continuo e di scaricare la tensione dello sforzo nel realizzare una tappa al suo completamento.
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Perseguire l’obbiettivo senza pensare all’obbiettivo
Il modo più efficace per realizzare un obbiettivo complesso o ampio è quello di perseguirlo, senza legare ciò che stiamo facendo nel presente all’obbiettivo finale. Questo ci consente di goderci ogni tappa come singola realizzazione, disidentificandoci da ciò che vogliamo realizzare, evitando la frustrazione dovuta al tempo necessario a realizzarlo, che ci impedisce di goderci il percorso e ciò che di positivo siamo già riusciti a portare a termine.
Gestire il tempo e impostare una routine
È necessario dedicare in modo costante una parte del nostro tempo all’obbiettivo. Per riuscire a fare questo è indispensabile impostare una routine nella quale quotidianamente, con scadenze programmate, lavoriamo alla realizzazione delle varie tappe che abbiamo strutturato per il suo raggiungimento. Per fare ciò è necessaria la motivazione e la costanza che dovremmo avere se abbiamo rispettato il giusto ordine e ottenuta la giusta comprensione dei nostri bisogni.
Accogliere l’imprevisto, trasformare gli ostacoli in opportunità
Per far questo è indispensabile che il nostro obbiettivo finale rimanga l’orizzonte di senso che da significato al nostro quotidiano e che quindi tutto ciò che in esso rientra, compreso ciò che non avevamo e non potevamo prevedere e che non possiamo evitare, venga accolto senza conflitto e trasformato ponendoci la domanda: “In che modo posso sfruttare questo evento in relazione al mio obbiettivo?”.