Cosa faresti con 650 mila euro sul conto? Questa è la domanda che Alessandro, un uomo di 89 anni, si è posto per garantire un futuro sicuro ai suoi eredi.
Lasciare un’eredità è un gesto d’amore verso i propri cari, ma senza le giuste scelte potrebbe diventare un onere fiscale. Alessandro, con i suoi 650 mila euro sul conto corrente, ha deciso di cercare un modo per evitare che i suoi eredi si trovino a dover affrontare inutili complicazioni.
Questo lo ha portato a valutare una soluzione che non solo protegga il capitale, ma lo renda anche più efficiente dal punto di vista fiscale. I titoli di Stato italiani, grazie alla loro esenzione dalle imposte di successione, possono rappresentare una strategia intelligente e sicura. Ma come funziona tutto questo nella pratica? E quali sono le alternative? Vediamolo insieme.
I titoli di Stato italiani: un investimento sicuro ed esente da imposte di successione
Quando si parla di titoli di Stato italiani, come BOT, BTP e CCT, una delle principali attrattive è la loro esenzione dall’imposta di successione. Questa agevolazione, prevista dal D.P.R. 601/1973, rende questi strumenti particolarmente interessanti per chi desidera lasciare un patrimonio senza gravare sugli eredi.
Ad esempio, Alessandro ha scelto un BTP Fx 3% Oct29 Eur con una durata residua di tre anni, caratterizzato da una bassa volatilà grazie alla durata modificata di 4,24. Questo significa che l’investimento è meno sensibile alle variazioni dei tassi di interesse, garantendo una maggiore stabilità del capitale. Inoltre, il rendimento netto effettivo a scadenza del 2,56% consente di ottenere un ritorno interessante senza esporsi a rischi eccessivi.
Un ulteriore vantaggio è la tassazione agevolata sugli interessi, che per i titoli di Stato italiani è fissata al 12,5%, molto più bassa rispetto ad altri strumenti finanziari. Questo rende i titoli di Stato una soluzione ideale per chi cerca sicurezza e convenienza fiscale.
Conti correnti ed eredità: quello che devi sapere
A differenza dei titoli di Stato, i soldi sul conto corrente entrano nell’asse ereditario e sono quindi soggetti all’imposta di successione. Questo significa che, in base al grado di parentela tra il defunto e gli eredi, il capitale potrebbe subire una tassazione che varia dal 4% all’8%, con o senza franchigia. Ad esempio:
- Per coniuge e figli, l’aliquota è del 4%, con una franchigia di 1 milione di euro.
- Per fratelli e sorelle, si applica il 6%, con una franchigia di 100 mila euro.
- Per altri parenti e soggetti non legati da vincoli familiari, la tassazione può arrivare fino all’8%, senza alcuna franchigia.
Al momento del decesso, le banche bloccano temporaneamente il conto corrente per evitare operazioni non autorizzate. Gli eredi dovranno quindi presentare la dichiarazione di successione per sbloccare i fondi. Questo processo può essere lungo e complesso, motivo per cui Alessandro ha preferito spostare parte del capitale su titoli di Stato.
Lasciare un’eredità senza pensieri: un invito alla pianificazione
Alessandro ha dimostrato che pianificare per tempo può fare una grande differenza. Scegliendo strumenti come i titoli di Stato italiani, ha garantito ai suoi eredi non solo un patrimonio intatto, ma anche la serenità di evitare inutili complicazioni fiscali.