Come e chi può richiedere il contributo speciale INPS fino a 6.200€ l’anno

Hai mai pensato a come un piccolo supporto economico possa fare la differenza per un pensionato non autosufficiente?  

Ecco tutto quello che devi sapere su un contributo speciale erogato dall’INPS per chi si trova in condizioni di difficoltà.

Banconote
Come e chi può richiedere il contributo speciale INPS fino a 6.200€ l’anno-trading.it

Parlare di assistenza a pensionati non autosufficienti significa toccare un tema delicato, che riguarda da vicino molte famiglie italiane. Non si tratta solo di numeri, ma di vite reali: persone che, dopo una vita dedicata al lavoro, si trovano a fare i conti con problemi di salute e la necessità di un sostegno concreto. Ma come funziona questo contributo? A chi è destinato? E quali sono le condizioni per ottenerlo? Per capirlo meglio, vedremo anche i casi di Angelo, Sandro e Melita, tre esempi concreti che ci aiuteranno a mettere a fuoco l’argomento.

A chi è destinato il contributo?

Il contributo economico per supporto e assistenza a pensionati non autosufficienti è pensato per gli ex docenti iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale (ex ENAM) dell’INPS che si trovano in condizioni di totale inabilità lavorativa. Questo significa che, per ottenere il beneficio, è necessario che il pensionato sia stato dichiarato invalido al 100% da una commissione medica competente. Le categorie di non autosufficienza riconosciute comprendono chi:

Banconote e monete euro
A chi è destinato il contributo-trading.it

Non è in grado di deambulare senza un accompagnatore.

Ha bisogno di assistenza continua per svolgere le attività quotidiane.

Ha difficoltà gravi (100%) legate all’età, come gli ultrasessantacinquenni con problemi persistenti.

È cieco assoluto o con grave deficit visivo (non oltre 1/20).

Un esempio è Angelo, pensionato di 72 anni con un ISEE di 7.500 €. Grazie alla sua condizione di non autosufficienza e al reddito basso, rientra nella fascia più alta del contributo, ricevendo 6.200 € all’anno. Angelo usa questo aiuto per pagare una badante e per coprire i costi di presidi sanitari fondamentali per la sua quotidianità.

Gli importi del contributo: fasce e riduzioni

Il contributo varia a seconda del reddito ISEE, suddiviso in quattro fasce:

Fino a 8.000 €: 6.200 €

Tra 8.000,01 € e 24.000 €: 4.650 €

Tra 24.000,01 € e 32.000 €: 3.100 €

Oltre 32.000 €: 1.550 €

Prendiamo Melita, 69 anni, con un ISEE di 35.000 €. Nonostante rientri nella fascia più alta, riceve comunque 1.550 €, che usa per pagare assistenza domiciliare.

Tuttavia, esiste una condizione particolare: per chi vive in strutture specializzate , l’importo è ridotto del 50%. Sandro, pensionato di 66 anni con un ISEE di 20.000 €, dovrebbe ricevere 4.650 €, ma poiché vive in una casa di cura, il suo contributo si riduce a 2.325 €. Anche questa cifra, seppur dimezzata, rappresenta un grande aiuto per affrontare i costi della struttura.

Questo contributo, oltre a garantire un sostegno economico, offre una sicurezza in più a chi vive situazioni di fragilità. Conoscere i dettagli e le modalità per richiederlo è il primo passo per fare una differenza concreta nella vita di chi ne ha bisogno.

Ulteriori informazioni

Il contributo economico  di cui stiamo parlando è riservato esclusivamente ai pensionati iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale (ex ENAM), che è una sezione dell’INPS dedicata agli insegnanti della scuola pubblica, in particolare docenti delle scuole dell’infanzia, primarie e figure assimilate. Per richiedere il contributo, bisogna accedere al sito dell’INPS con credenziali SPID, CIE o CNS, utilizzare il servizio online dedicato e inviare la domanda. Entro 30 giorni va fornita la documentazione richiesta per completare la procedura

Gestione cookie