La tendenza ad allontanarsi dai negozi fisici per favorire l’e-commerce, acuitasi negli ultimi due anni, potrebbe continuare come nuova abitudine di consumo anche nel 2022.
Se nel 2019, le vendite online al dettaglio a livello globale si attestavano intorno al 15,2% due anni dopo esse sono aumentate rispetto al 2019 del 17,5%.
Quasi in quinto in più della capacità di spesa dei consumatori si è riversata online, alimentata anche dalla diffidenza e dai limiti di spostamento durante la pandemia. Le prospettive per l’e-commerce continuano a insistere su una crescita del comparto che catturerà circa il 23% delle vendite al dettaglio entro il 2025.
Sono circa 4,9 mila i miliardi di dollari in più che si riverseranno negli acquisti online e quindi sugli e-commerce che hanno oggi la maggiore quota di mercato. Per approfittare della tendenza ci sono almeno sette le società quotate da tenere in considerazione. Tra quelle a più ampio potenziale di crescita ci sono Etsy, Shopify e MercadoLibre.
Etsy quotata sul Nasaq è l’e-commerce specializzato in oggetti artigianali o personalizzati spesso prodotti da individui o piccole imprese. Recentemente l’azienda ha avviato una campagna di acquisizioni espandendosi per linee esterne. Ha acquisto, infatti, Elo7 analogo brasiliano dell’azienda e Depop, un sito in cui i privati possono vendere capi di abbigliamento e accessori. Etsy in questo contesto punta a diventare un conglomerato che riunisce realtà in cui sono venduti oggetti e capi d’abbigliamento originali.
Etsy nel 2021 ha chiuso l’anno con ricavi in aumento di circa il 18% e con un giro d’affari di clienti abituali in aumento. L’azienda può diventare un punto di riferimento a livello globale per chi cerca oggetti fuori dagli standard commerciali.
Shopify quotata sul NYSE è un sito di e-commerce che offre uno spazio in cui piccole imprese possono vendere al pubblico i loro prodotti. L’azienda permette ai commercianti, di creare, personalizzare e gestire il proprio negozio online. Shopify mantiene attiva la sua piattaforma e il suo giro d’affari addebitando il prezzo di un abbonamento per il mantenimento del punto vendita, nonché una commissione per ogni articolo venduto.
Di conseguenza maggiore è il numero di negozi maggiori saranno gli introiti dell’azienda. Il volume lordo di merci è passato dai 15,4 miliardi del 2016 a 119,6 del 2020. Alla fine di quest’anno questo valore ha avuto un incremento sorprendente di 41,8 miliardi di dollari. L’azienda che segna così la sua rapida ascesa ha realizzato una crescita dei ricavi nell’ultimo trimestre del 46%, con utili per azione di 9,94 dollari.
MercadoLibre quotato sul Nasdaq è il principale attore nel settore e-commerce dell’america latina. L’azienda sta innovando il settore delle vendite al dettaglio locale migliorando la logistica e i pagamenti digitali operando in paesi come Brasile, Argentina e Messico.
Nella sua divisione marketplace, il suo volume di merci è aumentato del 30% con ricavi che nell’ultimo trimestre sono aumentati del 73%. Il dato si rivela particolarmente interessante dato che le spese operative di MercadoLibre sono cresciute del 62%, un segnale che rivela la crescita equilibrata e in attivo della sua attività imprenditoriale.
Alibaba quotato al NYSE può essere descritto come la controparte cinese di Amazon. La sua crescita può avere ancora un ampio potenziale in quanto il mercato interno cinese promette di svilupparsi secondo il suo piano quinquennale fino al 2025. Le quotazioni di Alibaba sono state colpite dalle indagini e dalle restrizioni avviate dalle autorità cinesi con un calo del 55% rispetto ai massimi del 2020. Tuttavia, e forse proprio per questo Alibaba può rivelarsi un investimento remunerativo. L’azienda promette un’inversione di tendenza a cui vuole contribuire innovando l’indotto del settore pubblicitario e coinvolgendo anche gli anziani tra il pubblico a cui fanno riferimento i suoi prodotti.
JD.com quotata sul Nasdaq è la diretta concorrente sul mercato cinese e internazionale di Alibaba. JD opera con un modello di business differente, offrendo la sua piattaforma e-commerce a venditori di terze parti. Anche grazie a ciò è oggi arrivato a essere il più grande rivenditore online cinese. JD.com non ha subito le sorti dovute alle pressioni del governo cinese atti a fare in modo che le grandi multinazionali non costituiscano un rischio politico per il controllo del paese.
JD.com ha una delle più grandi infrastrutture di evasione ordini al mondo, con circa 1.300 magazzini, per un totale di 23 milioni di metri quadri. Questo significa che l’azienda può avere in stoccaggio e spedire qualsiasi tipo di merce compresi gli alimenti deperibili e gli oggetti di grandi dimensioni. Oltre alla divisione retail JD ha anche un segmento che comprende servizi logistici nonché finanziari di asset management e di vendita immobiliare in campo logistico. Nel terzo trimestre del 2021, JD.com ha registrato ricavi netti pari a 33,9 miliardi di dollari per un aumento del 25,5% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Un’azienda in grado di unire le tendenze sviluppatesi nel settore e-commerce senza essere direttamente coinvolto nelle vendite online è sicuramente Global Ecommerce. L’azienda si occupa di facilitare la spedizione delle merci e la presenza internazionale delle società di e-commerce fungendo da intermediario. L’azienda tramite la conoscenza dei diversi mercati supporta i commercianti stabilendo un prezzo equo per le merci, anche in relazione ai processi normativi e fiscali del paese di riferimento.
Sono già più di 520 i commercianti che si affidano oggi al servizio di Global Ecommerce, in prima linea nell’agevolare l’espansione di aziende tra le più importanti nel settore. Nel 2021 la società ha confermato la sua crescita finanziaria, con un fatturato che nell’ultimo trimestre è stato di 59 milioni, in aumento del 77% anno su anno. Tuttavia, l’azienda si trova oggi in una fase in cui gli investimenti atti ad affermarsi nel settore la rendono ancora instabile dal punto di vista patrimoniale. La società promettente è un investimento rischioso, ma in grado di riservare sorprese positive. L’azienda può riuscire ad affermarsi come punto di riferimento e pietra angolare del comparto e-commerce. Global E può accrescere il suo fatturato fino a 736 miliardi di dollari entro il 2023. Ulteriori partnership oltre quella con Shopify possono garantirle una redditività sufficiente a compensare gli attuali investimenti.
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