Attento a non commettere errori: ecco come Davide e Silvia hanno protetto il loro denaro dalle richieste dei creditori senza violare la legge. Scopri quali sono le strategie utilizzate e perché potrebbero essere utili anche a te. Non aspettare che sia troppo tardi!
Davide e Silvia non avrebbero mai pensato di trovarsi in questa situazione. Un giorno, hanno ricevuto una notifica dalla banca: il loro conto corrente era stato bloccato per un pignoramento.

La tensione era alle stelle. Il loro stipendio, i risparmi di una vita, tutto improvvisamente fuori dalla loro portata. Nessuno ti avvisa davvero di quanto sia facile per un creditore accedere ai tuoi fondi e svuotare il tuo conto bancario in un attimo. Per fortuna, Davide e Silvia non si sono arresi e hanno trovato una via d’uscita. Ma quali sono le soluzioni realmente efficaci per evitare di trovarsi nella loro stessa situazione?
Proteggere il denaro prima che sia troppo tardi
Quando un creditore ottiene un decreto ingiuntivo, può procedere rapidamente al pignoramento dei conti del debitore. È ciò che è successo a Davide e Silvia, che hanno scoperto troppo tardi quanto fosse semplice per un creditore bloccare i loro soldi.

Il sistema bancario non offre molte protezioni e, a meno che non si prendano precauzioni in anticipo, il rischio di perdere tutto è altissimo. Tuttavia, ci sono delle strategie legali che permettono di limitare i danni.
Uno dei primi metodi che Davide e Silvia hanno adottato è stato il prelievo anticipato delle somme disponibili. Nessuna legge vieta di prelevare denaro prima che il pignoramento venga attivato, purché non si superino i limiti imposti dalla normativa antiriciclaggio. Prelevando in anticipo le somme necessarie e custodendole in un luogo sicuro, è possibile evitare che vengano sequestrate dai creditori.
Un’altra soluzione è stata quella di trasferire parte del denaro su strumenti più difficili da pignorare, come le cassette di sicurezza. Questi strumenti non sono immediatamente accessibili ai creditori, rendendo più complicato il blocco totale delle risorse finanziarie. Tuttavia, il problema di conservare grosse somme di denaro in contanti ha sollevato nuove preoccupazioni per Davide e Silvia, che hanno dovuto trovare un compromesso tra sicurezza e praticità.
Metodi alternativi per evitare il pignoramento del conto corrente
Oltre ai prelievi e alle cassette di sicurezza, ci sono altre strategie che possono essere adottate per ridurre il rischio di pignoramento. Una delle più utilizzate è la richiesta di assegni circolari, che permette di sottrarre liquidità al conto senza che le somme siano facilmente individuabili dai creditori. Tuttavia, c’è un limite temporale: se l’assegno non viene incassato entro tre anni, il denaro viene trasferito in un fondo di risparmio gestito dallo Stato.
Un’altra opzione è stata la cointestazione del conto corrente con una terza persona. In questo modo, solo il 50% del saldo può essere bloccato. Tuttavia, questa soluzione presenta delle criticità, perché la cointestazione viene spesso considerata una donazione, rendendo la somma comunque aggredibile attraverso un’azione revocatoria da parte del creditore entro cinque anni.
Infine, alcuni optano per trasferire il denaro su un conto estero, ma questa strada è percorribile solo con la consapevolezza che non si tratta di una protezione assoluta. Infatti, le banche estere possono essere soggette a procedure di collaborazione internazionale, e un creditore determinato potrebbe comunque riuscire a ottenere il blocco delle somme depositate al di fuori dell’Italia.