Avere un’entrata mensile più sostanziosa è il desiderio di molte persone, per questo in tanti si chiedono come avere una pensione più alta.
Molti pensionati sono costretti a vivere con una rendita mensile piuttosto bassa. I fortunati pensionati che, invece, percepisco un assegno pensionistico dignitoso sono costretti a fare i conti con l’inflazione, il caro bollette e l’aumento dei costi dei generi di prima necessità.
Non tutti sanno che c’è un metodo, offerto dalla normativa italiana, che permette di incrementare le somme relative all’assegno pensionistico.
Si tratta di un sistema che prevede di sfruttare il trattamento di fine rapporto per alzare le somme dell’assegno pensionistico.
Quest’opportunità è perfettamente legale ma è poco conosciuta dagli italiani. Infatti i lavoratori si dimenticano o non sono a conoscenza di poter utilizzare parte del TFR in modo alternativo.
In effetti, lasciare il trattamento di fine rapporto in azienda è un errore piuttosto comune. L’alternativa migliore sarebbe quella di prelevare una parte delle somme di denaro accantonate annualmente dal datore di lavoro e destinarle ad un fondo che permette la maturazione di una rendita.
Come avere una pensione più alta con il TFR
Scopriamo come fare ad avere una pensione più alta sfruttando in maniera alternativa il trattamento di fine rapporto.
Molti dipendenti non sanno di poter disporre di parte del TFR per investirlo in fondi alternativi.
È doveroso ricordare che lasciando il TFR in azienda si possono verificare due diversi scenari. A tale proposito occorre distinguere tra le attività che hanno più o meno di 50 dipendenti.
Di fatto, nelle grandi imprese il TFR non resta in azienda, ma viene trasferito nel cosiddetto fondo per l’erogazione del trattamento di fine rapporto ai dipendenti del settore privato. Il suddetto fondo è gestito dall’INPS e dunque non è accessibile alle aziende che hanno meno di 50 dipendenti.
Il metodo più utilizzato per far fruttare il TFR consiste nel destinare una parte delle somme di denaro accantonate dal datore di lavoro in un fondo pensione. Questa scelta è caratterizzata da aspetti positivi e negativi. Tuttavia, attualmente sembra essere una delle opzioni migliori, soprattutto sotto l’aspetto di rendimenti.
Pare infatti che coloro che decidono di destinare una parte dell’accantonamento del proprio TFR ad un fondo pensione riescono ad ottenere rendimenti più alti rispetto alla rivalutazione che lo Stato offre a chi conserva il TFR interamente in azienda.
Si parla infatti di un rendimento medio del 3,6% per coloro che lasciano il TFR in azienda, contro il rendimento medio del 4,9% per chi opta per i fondi negoziali e il 6,4% per sceglie i fondi aperti.
Per chi si chiede come avere una pensione più alta è da considerare anche il piano di investimento pensionistico che è caratterizzato da un rendimento da capogiro pari all’11%.