Sulle pensioni INPS grava una ritenuta collegata alla prestazione previdenziale e all’indennità NASPI, e riguarda coloro che si sono rivolti ad un sindacato o patronato.
Tuttavia, per tale ritenuta si può chiedere la revoca senza nessuna penalizzazione e in questo modo aumentare la pensione ogni mese. In effetti, si tratta di una quota associativa che è trattenuta direttamente dalla pensione o dall’indennità di disoccupazione NASPI. Dunque, si consiglia di controllare sempre il mandato prima di firmare quando si aderisce ad un sindacato. In linea generale le aliquote applicate nel 2021, in base alle specifiche INPS, sono: Naspi 1,10%, Dis-Coll 0,80%, CIG 1,00% e 1,00% per tutti i restanti trattamenti. La delega della trattenuta sindacale permette di detrarre mensilmente, direttamente dalla pensione la ritenuta sindacale. Inoltre, la delega sindacale si presenta all’INPS unitamente alla domanda di pensione, ma è sempre possibile la variazione in caso di acquisizione di una nuova delega.
Come sopra menzionato è sempre possibile disdire l’applicazione della ritenuta sindacale e quindi, aumentare l’assegno pensionistico mensile. Per fare la disdetta bisogna inviare una comunicazione all’INPS direttamente dal portale dell’INPS, accedendo al servizio “Gestione deleghe sindacali su trattamenti pensionistici“. Per accedere al sito INPS sono richieste le credenziali SPID, CNS o CIE, ricordiamo che il PIN INPS non sarà più attivo dal primo ottobre 2021.
La revoca della ritenuta sindacale dovrebbe decorrere dal mese successivo se l’invio è effettuato nei primi giorni del mese. La domanda di revoca si può anche presentare a mano presso gli uffici INPS territoriali, oppure, inviare una PEC. (Circolare INPS n. 85 del 14 luglio 2020). Possono presentare disdetta, anche coloro che percepiscono l’indennità NASPI, con lo stesso procedimento di coloro che percepiscono la pensione.
Per capire se la ritenuta sindacale grava sulla pensione, bisogna analizzare singolarmente le voci che pongono il cedolino. La ritenuta di solito è sotto la voce: “trattenute sindacali” e varia in base all’importo della pensione. Sicuramente eliminando la quota sindacale si avrà un risparmio mensile da non sottovalutare.
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Il dubbio di molti pensionati che, si sono rivolti agli Esperti di Trading.it, riguarda la possibilità di rivalsa da parte del sindacato se si elimina la trattenuta sindacale. Ebbene, la risposta è negativa, nessuno si può rivalere sul pensionato, la trattenuta consiste esclusivamente in una forma di iscrizione ad un sindacato, prelevata dallo stipendio come quota di iscrizione e versata direttamente dal datore di lavoro al sindacato. Se il lavoratore decide di non far più parte del sindacato, può chiedere la cancellazione con revoca della quota di iscrizione. Lo stesso vale per le pensioni, solo che il datore di lavoro è rappresentato dall’INPS.
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