Consolidare obiettivi di risparmio, come aumentare la pensione di 634 euro, è una possibilità più che concreta che può fare la differenza.
La pensione è un tema scottante, anche perché è risaputo che non solo è difficile conquistare questa meta, ma nella maggior parte dei casi se ne ottiene una poco soddisfacente. Al momento, si analizza proprio la condizione di chi non può godere di un trattamento degno, e per questo si studia come aumentarla di 634 euro. Nessun tranello illegale, ma una richiesta concreta a tutti gli effetti.
Da quanto appena esposto, si evince che non sia un aumento in automatico. Infatti, occorre farvi domanda, ed è qui che bisogna approfondire il tema, poiché bisogna comprendere chi può farne richiesta e con quali aspettative. Sapere che si può aumentare la pensione di 634 euro è una grande conquista, è il “come” che però sfugge alla maggior parte dei contribuenti. Quindi, senza la richiesta, l’INPS non riconosce l’aumento, e non si muove.
Nello specifico, la domanda che permette di aumentare la pensione di 634 euro non ha effetto retroattivo. Per cui è bene sapere che se non si agisce per tempo la si perde e non si può fare altrimenti. Questi interventi rientrano nell’ambito della “maggiorazioni inespresse”, cioè che non valgono in automatico e nemmeno in maniera retroattiva.
Sapere che si possono avere tanti soldi e subito in ambito previdenziale, è una notizia sorprendente. L’altro aspetto che bisogna evidenziare è che però il suddetto trattamento, non è tanto facile da accettare. Riguarda un tema molto delicato, fatto però anche di concretezza. Per cui non significa essere “materiali”, ma quanto di approfittare di una misura di ausilio importante, e che mostra che ad oggi senza un adeguato sostegno economico, non si può sopravvivere dignitosamente.
Si tratta di una delle maggiorazioni più importanti, sia per l’apporto economico che sentimentale. L’assegno al nucleo familiare per vedovi a loro volta invalidi, è la misura protagonista di questo accrescimento della pensione di 634 euro. Si tratta di chi ha la pensione di reversibilità ed è invalido al 100%. Il nome è assegno al nucleo familiare, siglato ANF, e serve a queste personalità, ma vi occorre soddisfare altri requisiti.
L’esser vedovo, avere la pensione di reversibilità da lavoro dipendente che sia pubblico, privato o da autonomo con contributi versati in gestione separata. Ancora l’essere un invalido civile al 100%, avere l’indennità di accompagnamento, e infine un reddito che non ecceda i 37 mila euro circa. Lo stesso importo varia in relazione al reddito annuale.
Se si è entro i 33 mila euro circa si ottiene 52 euro al mese, ma se si giunge ai 37 mila euro la somma diminuisce a 19 euro mensili. Si arriva a 634 euro l’anno sommando ogni bonus mensile, 52 euro su 13 mensilità, raggiungono il suddetto importo. Non manca la possibilità di richiedere gli arretrati degli ultimi 5 anni, basta che nel periodo siano stati soddisfatti tutti i parametri. Si perde quest’opportunità se non si fa domanda.
Questa può essere fatta online direttamente sul portale INPS, oppure chiamando il numero gratuito 803 164 da fisso o il 06 164 164 da cellulare, fissando l’appuntamento con il patronato che aiuterà con la pratica. La domanda degli arretrati va fatta insieme, ma si può presentare anche dopo, ma occhio al ritardo, perché determina la riuscita dell’opera.
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