Il colesterolo alto è certamente una condizione di salute da tenere d’occhio. Proprio per la gravità a cui si può andare incontro, l’INPS paga addirittura fino a 525 Euro al mese, e a chi spetta offre numerosi benefit.
Forse non tutti sanno che avere il colesterolo alto può portare a vivere una situazione invalidante. Ecco perché l’INPS riconosce questa condizione come un vero e proprio handicap e la inserisce tra quelle che offrono invalidità civile. Non solo, se raggiunta una certa percentuale e riconosciuta anche la 104, i benefit possono essere molti. Scopriamoli tutti.
Avere il “colesterolo alto” è un modo di dire un po’ generico. Si usa per semplificare una condizione di salute particolare, ma ovviamente per capire cosa intende l’INPS per invalidità derivante da una patologia bisogna scendere più nel dettaglio. Il colesterolo è una componente che viene prodotta dal nostro organismo, ma arriva anche tramite l’assunzione del cibo. Il fegato riesce a regolare la produzione di colesterolo in base alla dieta che conduciamo, ma fino ad un certo punto. Quando è troppo, cominciano a verificarsi problemi di salute variabili.
Un livello alto di colesterolo può portare a vere e proprie ostruzioni nel sistema sanguigno, conosciute come “placche aterosclerotiche”, che a loro volta innescano processi che portano a ictus e infarti. Naturalmente non basta uno stile di vita sano per tenere sotto controllo il colesterolo. Talvolta possono essere fattori genetici a innescare il disequilibrio, ma anche la scarsa attività fisica, il fumo e l’alcol, l’obesità o l’ipotiroidismo.
Quando l’INPS riconosce il colesterolo alto come disabilità
Se un paziente che, pur seguendo una dieta sana e le direttive del proprio medico non riesce ad abbassare il livello di colesterolo, subentra una forma di “patologia”. Se i rischi per la salute sono davvero alti, sarà direttamente il medico che, consultandosi con il paziente, aprirà una pratica di richiesta di invalidità civile, da presentare all’INPS.
Nella richiesta, il medico produce tutta la documentazione dimostrante che il paziente è limitato nello svolgere le azioni quotidiane, o che necessita di cure continuative. Il procedimento non è molto lungo nelle tempistiche. Un’apposita Commissione valuterà i dati prodotti da medico e paziente e provvederà a eseguire una visita medico/conoscitiva di approfondimento.
Se l’INPS riconosce la malattia come invalidante assegnerà una certa percentuale. Sopra il 74%, scatta anche il diritto ad un assegno ordinario, di un importo pari a 290€ al mese. A seconda della singola situazione, l’INPS può anche riconoscere l’accompagnamento, ed ecco che possono arrivare anche 525€ al mese. Se l’invalido ottiene anche il riconoscimento della 104 potrà beneficiare di altre agevolazioni, come permessi retribuiti, esenzioni fiscali, persino esenzioni ticket per visite specialistiche e talvolta anche medicinali gratuiti.