Gli utenti di Coinbase, uno dei più noti e importanti exchange specializzati in cripto-asset, da ben due giorni ha bloccato le contrattazioni su GYE e POWR. Molti investitori e trader si sono inoltre visti togliere la possibilità di fare prelievi o addirittura trovarsi l’account completamente sospeso. L’assistenza non risponde e sui social è in corso una shitstorm che di certo ricorderanno per molto tempo. Ma quanto c’è da preoccuparsi?
Quella che è ormai diventata una consuetudine tra gli exchange che trattano anche cripto-asset con bassa capitalizzazione o listati da poco, ossia piccoli problemi legati alla carenza di liquidità su una specifica coppia, per Coinbase rischia di diventare un problema decisamente più serio del previsto. La situazione sul web sembra già sfuggita un po’ di mano.
Gli operatori di vecchia data, quindi coloro che hanno visto nascere i primi exchange specializzati in criptovalute, sicuramente hanno ormai fatto il callo a problematiche simili e magari, placato il fastidio iniziale, hanno imparato ad armarsi di pazienza e attendere che lo staff risolva le problematiche. Ma di recente molti trader si sono affacciati su questo nuovo mercato e, abituati ad operare con broker tradizionali, non si può biasimarli nel momento in cui subentrano problematiche simili e l’assistenza sembra sparita nel nulla.
Il tutto ha avuto inizio venerdì, quando chi stava operando con i due titoli in questione, GYEN e POWR, si sono visti annullare alcune transazioni e disabilitare la possibilità di vendere e comprare questi token. Di lì a breve, Coinbase ha pubblicato un’informativa, poi seguita da due update:
Gli annunci riportano quanto segue (partendo dal meno recente):
Stiamo investigando – Attualmente sriamo riscontrando un problema con GYEN e POWR. Stiamo quindi disabilitando la possibilità di comprare, vendere, fare prelievi, ricevere e tradare GYEN e POWR su http://coinbase.com. I nostri team stanno lavorando per risolvere questa situazione più in fretta possibile e ci scusiamo per ogni inconveniente causato.
19 Novembre, 16:02 PSTUpdate – Il saldo di GYEN e POWR nel portfolio sarà momentaneamente non disponibile dal momento che stiamo lavorando per risolvere la problematica.
19 Novembre, 17:06 PSTUpdate – Stiamo riscontrando ancora problemi con GYEN e POWR e stiamo proseguendo con i lavori pee la risoluzione del problema. Abbiamo inoltre ristretto temporaneamente gli account di alcuni utenti mentre correggiamo questi errori. Daremo altri aggiornameni non appena saranno disponibili.
20 Novembre, 12:35 PST
Da questa ultima comunicazioni, c’è stato poi il silenzio più assoluto. Da che si abbiano notizie, nessuno ha ricevuto risposta ai ticket aperti e alle chat con l’assistenza. Il timore e le preoccupazioni di coloro che hanno dei conti e degli asset in quell’exchange non possono quindi che essere comprensibili.
Dopo i primi tentativi a vuoto di effettuare prelievi su Coinbase e contattare il supporto e i referenti dell’exchange nei gruppi dedicati, gli utenti hanno provato, dapprima con gentilezza, a riversarsi sui social della piattaforma per avere qualche notizia.
Non passano che poche ore e il silenzio di Coinbase si fa assordante. I primi utenti iniziano quindi a scaldarsi e passare a insulti e minacce rivolti alla dirigenza dell’exchange che sta trattenendo i loro averi senza aver dato ulteriori spiegazioni e, soprattutto, tempistiche o scadenze.
Quando ci sono problemi che fanno agitare la propria clientela, sparire del tutto, in genere, non è proprio una gran mossa.
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Al momento certezze ce ne sono poche, l’unica cosa che si può fare è aspettare e vedere se, terminato il week end, lo staff di Coinbase riesca a risolvere rapidamente la problematica, prima che il danno reputazionale vada oltre.
La cosa che dobbiamo sempre tenere a mente quando operiamo con i cripto-asset, è che le regole normali cui siamo abituati non sono quasi mai le stesse. Si parla pur sempre di realtà che esistono da pochi anni e si trovano a gestire decine o centinaia di miliardi di dollari e milioni di utenti che fanno operazioni ogni giorno.
Ciò che nella finanza tradizionale porterebbe il board di un istituto finanziario di fronte a un giudice, spesso in questo mondo non è che normale amministrazione. Forse avrebbero potuto evitare la totale assenza di comunicazione in un momento così critico, quello sicuramente. La cosa che possiamo dire per certo è parliamo di uno dei pochi mercati realmente liberi, il peso di eventuale calo di fatturato o fuga degli utenti verso altri lidi, ci dirà a breve idea dell’entità e la gravità di questo errore.
Concludendo, i prelievi su Coinbase al momento sono sospesi. Ma i nostri soldi sono andati persi? Difficile dirlo con certezza, ma quasi sicuramente nel giro di un paio di giorni al massimo tornerà tutto nella norma, come spesso accade, e questo sarà solo un brutto ricordo per chi è stato suo malgrado coinvolto. Parliamo pur sempre di una delle realtà più solide in questo mondo ed è davvero difficile si mostri insolvente.
La lezione importante che questo grande spavento può lasciarci, è il consiglio della nonna che vale sempre, ma nel mondo dei cripto-asset in particolar modo: mai tenere tutte le uova nello stesso paniere.
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