Neonati e codice fiscale, attenzione agli errori: ecco come si richiedere il codice fiscale, cosa occorre sapere a riguardo.
Quando nasce un bambino la gioia non è misurabile, su questo siamo tutti d’accordo. Eppure, proprio perché ci lasciamo travolgere dalla felicità e dall’entusiasmo, spesso non prestiamo la dovuta attenzione a quelle che sono le “procedure” importanti dal punto di vista burocratico. La richiesta del codice fiscale è un passo fondamentale che riguarda il neonato: come funziona e a cosa occorre fare attenzione? Cerchiamo di fare chiarezza a tal proposito.
Come sappiamo bene, il codice fiscale è un codice di 16 caratteri che identifica ogni cittadino nei suoi rapporti con enti amministrativi e pubblici. Nel momento in cui abbiamo, dunque, accolto un neonato e scelto il suo nome, occorre procedere alla relativa richiesta. Come fare e a cosa prestare attenzione? Ecco i dettagli.
Partiamo dal presupposto che la richiesta del codice fiscale è strettamente collegata alla dichiarazione di nascita che deve avvenire entro 3 giorni dalla venuta al mondo del piccolo. Per ottenere il codice in esame, ci sono, in genere, due alternative da tenere bene a mente per evitare ritardi o problemi.
Nel primo caso, come accade in alcune regioni, è lo stesso Comune che provvede alla richiesta di attribuzione al momento della ricezione della dichiarazione di nascita. Nel secondo caso, invece, come previsto in altre regioni, sono i genitori che devono procedere alla richiesta, consegnando il relativo certificato di nascita, presso un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.
La richiesta passa per il modello AA4/8 che i genitori dovranno compilare e consegnare e, a seguito di ciò, in genere il codice fiscale viene rilasciato, inizialmente, in forma cartacea. Per quanto riguarda la versione tessera plastificata, invece, è prevista la consegna a casa nei successivi 30 giorni, ovvero entro il mese.
Tale procedura riguarda, in modo univoco, tutti i neonati, che siano figli di coppie sposate o separate. Il codice fiscale, infatti, è strettamente legato al bambino e non ai genitori, serve ad identificare il nuovo nato ed è indifferente e scollegato da quello che è lo stato civile dei suoi genitori. Presentata la relativa documentazione, dunque e ottenuto il codice cartaceo, non resterà che attendere la consegna della versione plastificata.
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