Amministratore Delegato di Eni da maggio 2014, Claudio Descalzi opera all’interno del gruppo da oltre 30 anni.
La sua è stata una carriera in continua crescita, che lo ha visto ricoprire ruoli prestigiosi per una delle più grandi aziende italiane, soprattutto nelle divisioni di Africa, Medio Oriente e Cina.
Ecco le caratteristiche che contraddistinguono le capacità amministrative di questa importante figura del panorama imprenditoriale italiano.
Claudio Descalzi si è distinto negli anni per la sua capacità di saper mettere in luce idee innovative e determinazione. Descalzi ha iniziato a lavorare nell’Eni partendo come ingegnere di giacimento nel lontano 1981, diventando successivamente project manager per lo sviluppo delle attività nel Mare del Nord, Libia, Nigeria e Congo. La sua capacità di saper gestire i problemi più complessi e comunicare in modo efficace, unita con un ottima conoscenza del contesto aziendale, ha fatto si che Descalzi raggiungesse nel 2014 la posizione di amministratore delegato.
Claudio Descalzi è oggi una figura dirigenziale di spicco che ha saputo crescere personalmente, impegnandosi anche in ambito associazionistico e accademico. Laureato in Fisica presso l’Università degli Studi di Milano è stato membro del Consiglio Generale di Confindustria, del consiglio di amministrazione della Scala di Milano e di altri prestigiose organizzazioni in ambito internazionale.
L’attuale amministratore delegato di Eni, sposato e padre di quattro figli ed è un appassionato di sport, soprattutto di golf e rugby. È stato un dirigente che è riuscito ad aprirsi la strada verso il successo. Claudio Descalzi è riuscito a ottimizzare al meglio la gestione del suo tempo e dando la massima attenzione anche all’aspetto comunicativo e sociale. In questo senso è stato in grado di entrare nella dirigenza di settori molto diversi tra di loro, riuscendo a conciliare capacità decisionali e motivazione. Questi lo hanno preparato a ricoprire ruoli di riferimento, fornendo un ottimo esempio in termini di responsabilità e capacità di sfruttare il suo variegato bagaglio culturale.
Le organizzazioni internazionali a cui partecipa Claudio Descalzi
A questo proposito nel dicembre del 2015 Descalzi diventa membro del Global Board of Advisors del Council on Foreign Relations. Questa è organizzazione apolitica facente capo agli Stati Uniti. L’organizzazione si pone obbiettivo di riunire esperti e intellettuali in ambito internazionale per comprendere l’attualità e il futuro della la politica estera degli Stati Uniti. I suoi componenti comprendono infatti oltre che politici, direttori della CIA, banchieri, avvocati, professori universitari e giornalisti.
Nel 2016 riceve la laurea Honoris Causa in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio presso l’Università Tor Vergata di Roma.
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Le accuse di corruzione e le vicende giudiziarie
Dal 2017 Descalzi si trova coinvolto in un processo sotto l’accusa di corruzione internazionale.
Descalzi risulta indagato dalla Procura di Milano per omessa comunicazione di conflitto di interesse, in relazione ai rapporti tra Eni Congo con il gruppo Petroservice. L’accusa è quella di non aver garantito la trasparenza necessaria in relazione al collegamento tra alcune società collegate alla sua famiglia e l’Eni.
Questa società è infatti guidata da sua moglie, Marie Magdalena Ingloba, benefattrice di contratti con Eni per un valore di 105 milioni di dollari. A questa vicenda si aggiunge quella del processo per corruzione tra Eni e la Nigeria, finalizzato ad acquisire un giacimento petrolifero del valore di 1,3 miliardi di dollari.