Classe media italiana: ecco quanto dovresti guadagnare per farne parte

Portafoglio di risparmio e di guadagno, quanto possiede la classe media italiana per definirsi tale?

Per analizzare questa dimensione economico-sociale bisogna partire da un concreto studio sulla classe media italiana, indagandone le caratteristiche principali. Infatti, questa dicitura la si utilizza spesso per indicare genericamente qualsiasi persona che sta nella “media”, ma ad oggi, cosa si può definire tale? Non ci sono più le stesse caratterizzazioni di 10 anni fa, specialmente dopo gli ultimi 5 in cui tutto è cambiato.

sfondo sagome famiglia racchiuse tra le mani e monete euro incolonnate
Classe media italiana: ecco quanto dovresti guadagnare per farne parte- Trading.it

A dare delle risposte concrete sono proprio i dati ISTAT, ma questi vanno analizzati e compresi a modo, specialmente per quanto concerne aspetti strutturali, procedurali e trasversali riguardanti il contesto odierno. Che la situazione sia dura, complessa, e scarsamente inquadrabile in constatazioni concrete non fa specie, ma esistono degli strumenti alla portata di tutti che permettono di comprendere al meglio la situazione corrente.

Tutti possono capire cosa sta accadendo, riacquistare la propria forza economica in territorio sociale, e indirizzare al meglio le proprie scelte. L’obiettivo di questo articolo non è fungere da manuale d’istruzioni infallibile, ma di usufruirne come una pratica guida in modo che ognuno possa scegliere personalmente il meglio che può ottenere secondo le proprie esigenze.

Cosa contraddistingue la classe media italiana? Ecco come capirlo in breve

A dare degli elementi di guida è come già detto, L’ISTAT nel report “Condizioni di vita e reddito delle famiglie” aggiornato al 2023-2024, biennio appena consolidatosi. Fornisce elementi per capire quale “forbice”, o meglio “capacità di reddito”, entro cui i cittadini possono rientrare nella classe media italiana.

famiglia al supermercato fa acquisti
Cosa contraddistingue la classe media italiana? Ecco come capirlo in breve- Trading.it

Storicamente parlando, tra Ottocento e Novecento, la classe media si stanziava tra borghesia e proletariato, oggi la determinazione dipende dal potere d’acquisto e dalla stabilità economica concreta. In sostanza, si parla di chi è tra l’indigenza e il tenore di vita elevato, ma anche qui ci sono delle discrepanze che fanno confondere, non poco, i contribuenti. Poiché sono gli stessi che pur avendo una soglia di reddito da famiglia “normale”, non si sentono tali, anzi si sentono sempre più impoveriti.

Complice la perdita del potere d’acquisto. Secondo l’OCSE vi rientra chi ha un reddito tra il 75% e il 200% del reddito mediano del Paese in cui si vive. La risposta è qui: range molto ampio, quindi è normale la confusione! Ma c’è qualche dato che può rendere più chiara la comprensione. Nel 2024 la vita economico-sociale è un po’ peggiorata, perché c’è un 23,1% di persone a rischio povertà rispetto il 22,8% dell’anno precedente.

Redditi bassi, scarsa possibilità di partecipazione al lavoro, e a risentirne è soprattutto quel 9,2% di giovani single e monogenitori. Se si lavora troppo poco, è peggio, ma non è detto che lavorando di più comunque si rientri senza problemi nella categoria. Con il 39,3% a rischio il Mezzogiorno si conferma a disagio, rispetto all’11,2% del Nord-Est.

Allora, chi è la classe media italiana?

Chi è povero e chi non lo è? Solo risposte pratiche alla mano, cosa sapere

A peggiorare tutto c’è l’inflazione che causa un calo dell’1,6% dei redditi reali, quindi le diseguaglianze nell’ampia categorizzazione della classe media, aumentano a dismisura. Se i più ricchi guadagnano 5,5 volte in più dei poveri, con l’enunciazione del reddito mediano, c’è un importante diminuzione per chi stava poco poco nella media.

monete euro impilate
Chi è povero e chi non lo è? Solo risposte pratiche alla mano, cosa sapere- Trading.it

Una famiglia comune guadagna non più, se non meno di 2310 euro al mese se si guarda nei dati ISTAT il reddito mediano familiare al netto del 2023-2024. Questo sta sui 30.039 mila euro, mentre quello medio sui 37.511 euro, escludendo gli affitti figurativi. Di conseguenza, nella classe media rientrano famiglie con un reddito tra il 75% e il 200% dell’importo, e in Italia chi ne fa parte guadagna tra i 22 mila e i 60 mila euro l’anno.

A determinare il cambiamento più grosso del reddito mediano è la condizione del principale percettore di reddito in famiglia. Chi ha meno di 35 anni sta tra i 28.001 euro Tra 21.001 e 56.002 euro. Ancora, chi sta entro i  44 anni 33.459 euro è tra 25.094 e 66.918 euro. Salendo a 54 anni c’è il range di 34.972 euro/26.229 e 69.944 euro. Poi ancora fino a 64 anni 35.108 euro/26.331 e 70.216 euro, ed infine a 65 anni o più 24.710 euro/18.533 e 49.420 euro.

Altre distinzioni subentrano se si hanno figli o meno. Chi ha almeno un minore si è nel reddito mediano di 39.685 euro, chi non ne ha sta nei 35 mila euro circa. Ma chi ne ha 2/3 i dati sono 40.207 euro/30.155 e 80.414 euro nel primo caso, e 38.440 euro/28.830 e 76.880 euro, nel secondo.

Cosa si evince in conclusione? Che la composizione familiare, le aspettative, il contesto territoriale e il reddito mediano, fanno la differenza. Per cui non si può meccanicamente definire se si è nella classe media o meno. Dipende da tante variabili, anche trasversali, ma c’è un grossa conferma: oggi chi vive al Nord, nonostante lavori di più, deve incrementare ancora di più per non essere considerato al di sotto della classe media.

Quindi? La perdita del potere d’acquisto fa la differenza, e da qui il costo della vita determina ogni aspetto sociale.

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